Sarà in scena nei principali teatri italiani, a partire dal prossimo dicembre, “Musicanti”, un’opera teatrale che supera i confini dell’opera stessa – un musical oltre il musical: una storia inedita da raccontare sulle straordinarie musiche dell’immenso patrimonio del “musicante on the road” per eccellenza, l’indimenticato Pino Daniele In scena un cast di talentuosi artisti (Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano) accompagnato sul palco da una “resident band” d’eccezione, che eseguirà dal vivo le canzoni nel rispetto degli arrangiamenti originali, composta da celebri musicisti “amici” di PINO (Hossam Ramzy, percussioni; Alfredo Golino, batteria; Fabio Massimo Colasanti, chitarra; Elisabetta Serio, tastiere; Roberto d’Aquino, basso; Simone Salza, sax; Fabrizio De Melis, viola. In alcune città, si affiancheranno Mel Collins, sax, e Jimmy Earl, basso). Prodotto da Sergio De Angelis per Ingenius Srl, con la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, “Musicanti” è la storia di Antonio che ritorna nella Napoli degli anni ’70 venticinque anni dopo. Pur avendo trascorso lì l’infanzia, detesta la città ma ora ha ricevuto un lascito testamentario dal padre – uno storico locale del porto, oggi in crisi, che si chiama “Ue’ Man” Tutti temono che Antonio non veda l’ora di chiuderlo, e invece… Nello spettacolo, interpretate dal cast, le canzoni dei primi tre album del cantautore napoletano (tra queste, “na tazzulella ‘e cafe'”, “a me me piace ‘o blues”, “I say i sto ‘cca”,” napule e'”, “viento”, “yes i know my way”, “je so’ pazzo”, “cammina cammina”, “lazzari felici”, “musica musica”, “tutta n’ata storia”, “quanno chiove”) e alcune altre tratte dal repertorio successivo (come, ad esempio, “che soddisfazione!” e “anima”) si mescolano con la drammaturgia e la tradizione partenopea: gli attori e i danzatori si muoveranno all’interno di una scenografia imponente – sviluppata su quattro piani – e con movimenti coreografici studiati per accompagnare il racconto e la musica. In “Musicanti”, così, le musiche scandiscono il tempo e le vicende dei personaggi e la narrazione è influenzata da quelle canzoni che hanno contribuito al rinnovamento epocale del nostro panorama musicale – e che fanno rivivere per qualche ora quel “Neapolitan power” e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni, una Napoli antica e moderna insieme, due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la “tamurriata”, il funky con la parlesia, Pulcinella con la passione per il calcio. Un viaggio per chi quegli anni li ha vissuti, una scoperta per tutti gli altri. Il testo inedito è di Alessandra Della Guardia e Urbano Lione, mentre la regia è affidata a Bruno Oliviero. ( “L’idea alla base di “Musicanti” è portare la musica di PINO a confrontarsi con un nuovo linguaggio, quello dell’opera teatrale”, dice Sergio De Angelis. “Era una vecchia intuizione mia e di PINO, di oltre venti anni fa (De Angelis ha curato la produzione esecutiva di alcuni tra i più bei progetti artistici del cantautore, ndr) e che ora, dopo una lunga gestazione e tre anni di lavoro, vede finalmente la luce”. Fabio Massimo Colasanti, altro stretto collaboratore del “lazzaro felice”, con cui ha condiviso venti anni di studi di registrazione e tournée, dichiara: “Il progetto nasce dal mio bisogno di colmare un vuoto artistico e personale che ha lasciato la prematura scomparsa di PINO. Dalla scelta dei brani è scaturito il mio primo dilemma (PINO ne ha composti innumerevoli), altrettanto impegnativo per me è stato raccontare l’artista e la sua musica senza di lui, senza averlo accanto, come succedeva: “Musicanti” è un’opera emotivamente avvincente e appassionante”. Il debutto di “Musicanti” non poteva che essere a Napoli (dal 7 dicembre, Teatro Palapartenope). Lo spettacolo arriverà, quindi, a Bari, (29 e 30 dicembre, Teatro Team). Nel 2019 il tour attraverserà l’Italia: Assisi (15 e 16 gennaio, Teatro Lyrick); Firenze (14 e 15 febbraio, Obihall); Torino (23 e 24 febbraio, Teatro Colosseo); Milano (dal 7 al 17 marzo, Teatro Arcimboldi) e Roma (dal 7 al 12 maggio, Teatro Olimpico).
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2018 - 08:28