I napoletani hanno risposto in massa all’appello della famiglia di Alessandro Maria Montresor, nato a Londra, da padre veneto e madre napoletana: un anno e mezzo appena e affetto da una rara malattia genetica, la linfoistiocitosi emofagocitica, a cui necessita urgentemente un trapianto di midollo, che si dovrebbe fare entro circa 5 settimane, a rischio della vita. Dopo l’accorato appello dei genitori lanciato su Fb, Napoli ha risposto questa mattina, con con migliaia di persone, in maggior misura universitari e giovani. I primi aspiranti donatori hanno iniziato a raggiungere piazza del Plebiscito poco dopo le 8 per sottoporsi al test del sangue che serve per accertare la compatibilità con il Dna di Alessandro. Una fila che è continua a crescere tagliando in due la piazza. da Palazzo Reale al colonnato della Basilica di San Francesco da Paola. Sul posto anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che a sua volta ha lanciato un appello alla città, unendosi all’iniziativa “Napoli Aiuta Alessandro”. Importante è stata la presenza dell’Admo, associazione donatori midollo osseo, che ha organizzato un primo evento a Milano giovedì scorso, dove hanno risposto in 500. Si sono vissuti momenti di difficoltà quando sono iniziati a scarseggiare i tamponi per il test. Aziende private napoletane del settore medico e farmaceutico, sollecitate con un nuovo appello, hanno quindi inviato circa 1500 tamponi salivari allo stand dell’Admo. La raccolta proseguirà domani a Caserta e lunedì 29 a Portici, martedì 30 ancora a Napoli, all’Università Federico II.
Articolo pubblicato il giorno 27 Ottobre 2018 - 22:33