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Hamsik e Fabian, l’eroe vecchio e quello nuovo

Hamsik e Fabian Ruiz, l’idolo di sempre e il nuovo eroe. Dalla difficile serata contro la Roma il Napoli viene fuori con due stelle che brillano per motivi diversi. In prima linea il centrocampista slovacco che ieri ha raggiunto quota 511 presenze in maglia azzurra in tutte le competizioni, raggiungendo in testa alla classifica all time Peppe Bruscolotti. Un primato che sembrava irraggiungibile e che invece verra’ battuto presto, forse gia’ venerdi’ sera contro l’Empoli: “Sono orgoglioso di aver raggiunto una leggenda come Bruscolotti, mi fa davvero piacere”, ha scritto oggi sul suo sito web Hamsik che e’ ormai il dominatore dei record azzurri, visto che ha anche superato un altro monumento come Maradona e guida la classifica dei cannonieri all time con 120 gol. Ora allo slovacco manca quello che hanno in bacheca Maradona e Bruscolotti, lo scudetto. e in quest’ottica la serata contro la Roma lascia l’amaro in bocca a Marek: “Per come e’ stata condotta la partita – ha scritto – sono due punti persi. Abbiamo avuto il predominio totale del gioco, creando tante occasioni ma segnando solo un gol alla fine”. A celebrare Hamsik oggi e’ stata anche la Lega calcio che lo ha celebrato sui social ufficiali: “Una maglia tatuata sulla pelle! Con 511 presenze nel Napoli, di cui 402 in Serie A, Marek Hamsik ha raggiunto il mitico Bruscolotti in vetta alla classifica dei giocatori con piu’ presenze nella storia azzurra”. Determinante nel predominio azzurro e’ stato anche Fabian Ruiz che di presenze in maglia azzurra ne ha solo sette ma e’ gia’ un leader in campo e un idolo per i tifosi. Sicurezza nella gestione della palla, capacita’ di andare via in velocita’, visione di gioco. Lo spagnolo ha dimostrato in poche gare di valere i 30 milioni che il Napoli ha speso in estate per portarlo via al Betis Siviglia, pagando la clausola rescissoria senza neanche dover trattare. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Betis, per Ruiz una delle incognite era la capacita’ di adattamento a un club diverso, ma il 22enne andaluso ha dimostrato grande maturita’ in campo e fuori, e ha convinto velocemente Ancelotti: “E’ un grande giocatore – spiega – ha passo e presenza, riesce a trovare bene la posizione, ha qualita’ e personalita’ per l’eta’ che ha. E’ stato un grande acquisto. Qualcuno lo aveva sottovalutato? Noi no e neanche il Betis che ce l’ha fatto pagare caro”.


Articolo pubblicato il giorno 29 Ottobre 2018 - 18:30

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