In questi ultimi giorni – in due date diverse, ma molto ravvicinate tra loro perché a una sola settimana di distanza, la prima mercoledi 19 Settembre la seconda mercoledi 26 Settembre – presso la VII Commissione Cultura e beni culturali della Camera, presieduta dall’onorevole Luigi Gallo del Movimento 5 Stelle, si è parlato del Grande Progetto Pompei del Distretto Turistico di Pompei.
Infatti, sono stati ricevuti presso quella Commissione parlamentare il Direttore Generale del Grande Progetto Pompei Gen. CIPOLLETTA e il Presidente del Distretto Turistico di Pompei dr MARRAZZO.
Quest’ultimo era accompagnato da un rappresentante dei Ristoratori pompeiani, il dr AMITRANO, che aveva steso anche una breve Relazione sulla riqualificazione Urbanistica delle Aree adiacenti al Parco Archeologico di Pompei.
Verrebbe da concludere che la protagonista degli incontri era Pompei.
Niente di più falso, se lo scrivessimo, perché Pompei, con le sue aspettative – se ne ha, perché non si sa ancora che cosa pensi o faccia l’Amministrazione Comunale in carica – è stata letteralmente “spalmata” nel Distretto della Grande Bellezza: un bello slogan, ma forse destinato a rimanere uno slogan, accattivante finché si vuole, ma vuoto, pretenzioso e sterile, come abbiamo motivo di temere.
I fatti sono questi e forse conviene far parlare i fatti, raccontandoli semplicemente.
Intanto, Mercoledì 19 Settembre ospite della Commissione presieduta dall’On. Gallo è stato il Gen. CIPOLLETTA, Direttore Generale del Progetto Pompei.
L’intervento del generale Cipolletta è stato filmato e si può vederlo, andando sul sito web http://wetbtv.camera.it/evento/12941.
Il lettore che lo voglia, può collegarsi e vedersi tutta la Relazione, verificando se noi diamo fake news. La durata della Relazione però è di circa un’ora e dieci minuti.
Noi pertanto ne commentiamo soltanto alcuni passaggi, dando per noti notizie e dati che noti non sono perché le tabelle e le statistiche illustrate dal generale non comparivano sul video della ripresa di Mercoledi 19 Settembre alla Commissione Cultura.
Quelle Tabelle e quelle Statistiche illustrate dal forbito eloquio del Gen. Cipolletta non compaio però nemmeno sul Portale della Trasparenza del Grande Progetto Pompei. Esso, come si legge sul Sito on line è (o dovrebbe essere):
– accessibile dalla home page del sito istituzionale della Soprintendenza stessa (www.pompeiisites.org) alla sezione Grande Progetto Pompei, o attraverso il link http://open. pompeiisites. org – nell’ambito del più ampio progetto Open Pompei, che poggia la sua ragion d’essere sui pilastri trasparenza e partecipazione.-
Crediamo di poter segnalare quindi un difetto di comunicazione che taglia fuori i cittadini, come noi comuni mortali, che vogliano avventurarsi a capirci finalmente qualcosa sull’effettivo andamento del Grande Progetto Pompei e, in particolare, dei cantieri dei lavori eseguiti e in corso, liquidati e in liquidazione, collaudati e non.
Della Relazione del Gen. Cipolletta però emerge anche che l’HUB turistico dovrebbe permanere ma divenendo un “HUB leggero” di minore impatto volumetrico, visivo ed economico. Riteniamo quindi di essere autorizzati a scrivere che emerge la ipotesi di un HUB (o nodo di interscambio ferro/ferro tra i Binari ex FFSS ed ex Circumvesuviana) più piccolo, meno impattante e meno costoso.
E fin qui ci siamo, se però l’HUB o, meglio, l’interscambio viene assicurato da una nuova stazione/fermata che favorisca lo scambio di passeggeri e merci tra la linea ferroviaria ex FFSS Napoli-Salerno e quella ex Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Purtroppo le querule e smodate proteste di un Sindaco inidoneo alla carica – che minacciava di incatenarsi per protesta, strillando un NO secco all’HUB, senza alternative come un’oca romana del Campidoglio – hanno compromesso le sorti dell’HUB turistico.
Certamente quelle dell’HUB originariamente previsto, ma forse anche quelle dell’HUB leggero, ipotesi concreta che invece è emersa dalla Relazione del Direttore Generale del Grande Progetto Pompei.
Una cosa è certa: nella riunione tenutasi una settimana dopo, Mercoledi 26, presso la stessa Commissione Cultura presieduta dall’On. Gallo, è emerso invece un quadro ancora più negativo per la Città di Pompei, quella viva, quella per cui scriviamo.
I fondi per l’HUB turistico – meglio a questo punto dire “nodo di interscambio” – il cui costo stimato era di 17 milioni di Euro, oltre altri 10 milioni di Euro per il parcheggio di interscambio per duecento posti tra auto e Bus turistici, non si sa dove siano finiti. Né si sa che strada abbiano preso i circa 40 Milioni di euro previsti con l’HUB per il Collegamento ferroviario dal Porto alla Stazione Centrale di Napoli.
Questo il quadro previsionale sconfortante per la Città di Pompei.
In più e in peggio per Pompei si prevedono varie spalmature di percorsi tematici, i quali nel suo nome la escludono di fatto e di diritto dal cosiddetto Distretto della Bellezza.
Né più chiara appare la posizione della Commissione Cultura, che in una propria Risoluzione del 5 Settembre scorso, quindi datata una ventina di giorni prima delle audizioni del Gen Cipolletta e del Dr. Marrazzo presidente del Distretto Turistico prefigura una ulteriore ipotesi.
Prima di tutto la Commissione parlamentare si impegna di “adoperarsi per il ritiro della proposta di realizzazione dell’HUB” e poi di promuovere “in alternativa un interscambio tra le due attuali stazioni”, quella ex FFSS e quella ex Circumvesuviana.
Il testo non appare molto chiaro, ma noi lo interpretiamo nel senso migliore, coincidente con le aspettative dei Pompeiani che amano Pompei, quella viva.
Noi una idea, anzi due, le abbiamo e le lanciamo: con le economie derivanti dalla opzione verso il più economico “nodo di interscambio” perché non si costruisce il MAP, il museo Archeologico Pompeiano al centro della Città di Pompei, realizzando anche una linea ferroviaria breve tra la Stazione Borbonica di Pompei Scavi e la Stazione Centro Città, entrambe ex FFSS?
Un Hub leggero, anzi un vero interscambio tra le linee ferroviarie Napoli-Pompei-Sorrento e Napoli-Pompei-Salerno. Con tanti saluti alla proposta di NAPLEST e della sua Archistar riguardante la soppressione della linea storica Napoli-Pompei.
La prima è uno dei più antichi tratti d’Italia delle Regie Ferrovie Borboniche e risale agli anni precedenti la (dis)Unità d’Italia. Cioè ha ben oltre un secolo e mezzo di storia. La seconda è stata costruita negli anni trenta del Novecento. Cioè ha circa un secolo di storia.
La ipotesi di realizzare un nodo di interscambio tra queste due linee ferrate è stata insomma una ottima idea, con i difetti di una mole eccessiva e di un percorso pedonale in tubo aereo, di eccessivo impatto paesistico.
Una idea ottima, quindi, con qualche serio problema attuativo. Ma una idea comunque in ritardo di almeno mezzo secolo. Altro che fantasie da Archistar.
In tutto questo, la Amministrazione Comunale appare tranquilla.
Come sempre, niente ha fatto e niente fa.
Federico L.I. Federico
Articolo pubblicato il giorno 2 Ottobre 2018 - 19:38