Giugliano. Non sa quanto tempo ancora le rimane da vivere e nonostante sia a un’ora e mezza di auto di distanza dal marito camorrista non può vederlo. Lei è malata e lui non può lasciare la città dove è al soggiorno obbligato. E’ la storia di Teresa Felace e del marito Vincenzo D’Alterio, detto o’ malato noto pregiudicato del clan Mallardo, condannato a 12 anni di carcere e con obbligo di soggiorno in un comune della Calabria. La donna ha chiesto di rivedere il marito prima di morire. Il tribunale sorveglianza, come riporta Il Mattino, fino a questo momento le ha negato questa possibilità:”Mi fanno morire senza rivederlo? Questa è umanità? Mi rivolgo tribunale di sorveglianza: mettetevi una mano sulla coscienza.Chi ha sbagliato deve pagare – ha spiegato la donna – ma fatemelo rivedere per l’ultima volta. Siamo distanti solo un’ora e mezza. Vorrei vederlo prima di morire. Sono malata e ho un ultimo desiderio”. Vincenzo D’Alterio è in attesa della sentenza definitiva da parte della Cassazione. Nello stesso processo Teresa Felace, fu ssolto mentre il figlio Giuseppe è stato condannato a 10 anni, la figlia Giovanna a due anni e 8 mesi mentre il marito di quest’ultima, Marco Carella, è stato condannato a 8 anni e 10 mesi. Tutti accusati insieme con un’altra mezza dozzina di imputati di associazione camorristica ed estorsioni.
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