Sceglie un itinerario nel verde, alla scoperta di una Napoli poco conosciuta, il Fai per le sue giornate in programma il prossimo week end. Tra i siti monumentali e artistici visitabili nel capoluogo campano, spicca il giardino con ipogeo di Babuk, oasi verde a ridosso della traffica ta via Foria, che custodisce alberi di limone, banani e altre specie, tra cui un faggio databile intorno al XIV secolo, voluta dalla famiglia Caracciolo del Sole dietro il proprio palazzo cinquecentesco ed estesa per circa 1000 metri quadrati; prende il nome dal gatto Babuk che, come i tanti felini ancora oggi padroni dello spazio, viveva tra la fitta vegetazione. Sotto il giardino si nasconde l’ipogeo, risalente alla meta’ del XVII secolo, una cavita’ naturale in cui furono ricavati quattro locali scavati nel tufo e cunicoli un tempo adibiti a cisterna per il rifornimento idrico del palazzo. La cavita’ perse la sua originaria funzione dopo 1884, quando si decreto’ la dismissione delle cisterne per un’epidemia di colera, e durante la Seconda Guerra Mondiale venne usata come ricovero antiaereo, come testimoniato da un impianto elettrico degli anni ’40 realizzato con isolatori in porcellana. E’ molto difficile ricostruire gli utilizzi di questi sotterranei nel tempo: lungo la discesa, infatti, si trovano, incisi nel tufo, crocifissi, pesci, salamandre e altri simboli esoterici e religiosi, che rendono ancora oggi misteriosa la storia di questo luogo. Poi c’e’ Villa di Donato, in piazza Sant’Eframo Vecchio, alle spalle dell’Albergo dei Poveri e del Real Orto Botanico, nel Settecento casino di caccia dei baroni di Donato di Casteldonato. Gli affreschi, ben conservati, evocano scene di caccia e di vita campestre e ritraggono gli antichi abitanti della casa, gli artigiani e i progettisti che realizzarono la villa. La casa, rimasta disabitata per circa trent’anni, solo recentemente ha recuperato la sua caratteristica di residenza familiare. Gli stessi proprietari hanno affrontato la sfida del recupero conservativo.
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2018 - 16:06