Gabriele Gravina è candidabile alla presidenza della Figc, ma non può entrare in Consiglio federale della Federcalcio come presidente della Lega Pro che quindi dovrà eleggere altri tre nuovi soggetti. E’ quanto si evince dal parere emesso oggi dal Collegio di Garanzia, sezione consultiva, presieduto da Virginia Zambrano. Per assonanza questo vale per tutti i membri di diritto e in particolare per il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, perché secondo il Collegio “il mandato di Consigliere federale deve essere calcolato ai fini dell’applicazione del limite di legge per il suo solo ottenimento, a prescindere se di diritto o elettivo”. Si evince inoltre che è incandidabile Giancarlo Abete per la Presidenza della Federcalcio mentre decade ed andrà sostituito in Consiglio Federale Claudio Lotito che non potrebbe rientrarci neanche se, in ipotesi, dovesse diventare presidente di una Lega. Sulla questione del computo del mandato di Consigliere svolto quale membro di diritto dell’organo, il Collegio spiega che poste le premesse del ragionamento di poter rispondere agevolmente al quesito e cioè “se, in buona sostanza, nel computo dei mandati si sommino quelli espletati come Consigliere e quelli adempiuti come Presidente. Ritiene il Collegio che la norma, nel porre il limite dei tre mandati, abbia voluto dare rilevanza alla qualità dell’incarico ricoperto, differenziando nello specifico il ruolo del presidente da quello del semplice componente. Pertanto, la risposta al quesito è: “Il consigliere federale che ha svolto tre mandati può candidarsi come presidente federale”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Ottobre 2018 - 16:25