Domenica 28 ottobre, riparte Devozioni, “Itinerari religiosi e popolari tra l’Immacolata, il Vesuvio ed il Parroco Santo”, organizzato dal Comune di Torre del Greco e cofinanziato dall’Assessorato allo Sviluppo ed alla Promozione del Turismo della Regione Campania con i fondi POC 2014-2020, con la direzione artistica di Gigi Di Luca.
Festa, tradizione e spettacolo nel doppio appuntamento di domenica, che inizierà alle 20.00 in Piazza S. Croce a conclusione della messa di ringraziamento in Basilica, con il concerto di Marcello Colasurdo, artista eclettico napoletano, presente sulla scena della musica popolare da oltre vent’anni. Già leader del gruppo ‘E Zezi, ha collaborato con numerosi altri gruppi della scena partenopea. Nel 2000 ha inciso con il gruppo Spaccanapoli un disco pubblicato dall’ etichetta Real World di Peter Gabriel, tenendo concerti in tutto il mondo. Con la sua “Paranza” propone una sorta di compendio della musica napoletana. Il suo repertorio parte dai canti rituali, per raggiungere attraverso miriadi di accenti e sonorità, alla tarantella contemporanea. Elemento fondamentale di ogni concerto di Colasurdo è la tammuriata, con la quale si esibisce insieme a Sabato Esposito (tammorra), Mario Menna (fisarmonica), Antonio Saggese (tammorra e voce), Stefano Salvador (sax).
La serata prosegue alle 21.00 in Via Comizi con lo spettacolo di musica, fuochi ed effetti pirotecnici “ Zoe – Il Principio della vita” , a cura della compagnia umbra Piccolo Nuovo Teatro, professionisti del teatro di strada al quale hanno associato tradizione e innovazione con trampoli, effetti pirotecnici, maschere, danza aerea, giocoleria e macchine sceniche. Zoe è uno spettacolo magico e poetico, un racconto con creature leggendarie, che trae la sua libera ispirazione dal mito greco e dalla tradizione rinascimentale italiana. Mentre gli esseri umani in una condizione selvaggia, si combattono per la sopravvivenza, la madre terra dea della vita in tutto il pianeta, decide di intervenire, donando all’uomo il suo seme più prezioso, sua figlia.
Zoé, ovvero Vita in greco antico,è un racconto che vede protagoniste strane creature che abitano le foreste, gli eventi sono presentati in modo mai banale e scontato, ma con forte suggestione scenica e spettacolarità. In un mondo in cui le lotte etniche e culturali sembrano sopraffarci, il Piccolo Nuovo Teatro ci regala un spettacolo sull’unico sentimento capace di contrastarle, l’AMORE: l’amore di una madre per sua figlia, di una dea per le sue creature, di un dio per una fanciulla.
La giornata però sarà intensa ed interessante anche per l’attività delle visite guidate:
– dalle 10 alle ore 13 è possibile visitare Villa Delle Ginestre a cura della Fondazione Ente Ville Vesuviane;
– dalle 17 alle ore 20 è possibile visitare l’Ipogeo della Chiesa di San Michele Arcangelo a cura del Gruppo Archeologico Vesuviano;
– Invece è possibile effettuare la visita all’Ipogeo della Chiesa dell’Assunta, a cura del Gruppo Archeologico Torrese, in due turni : alle ore 18 e alle ore 19.
Ogni turno di visita è riservato ad un massimo di 20 persone per un numero complessivo tra le due visite di 40 persone.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2018 - 09:10 / di Cronache della Campania