Nuova edizione di “I magnifici sette”, le lezioni magistrali dello scrittore Giuseppe Montesano dedicate a grandi personalità della letteratura e quest’anno arricchite anche da riferimenti cinematografici.
Si inizia giovedì 25 ottobre alle 18.30, con l’incontro su François Rabelais. Si prosegue poi con il Faust di Goethe (22 novembre) e con la vita e le opere delle stravaganti sorelle Brönte (13 dicembre), la personalità complessa di Charles Dickens (17 gennaio), la tenera, feroce e incredibile Marina Cvetaeva (14 febbraio) e ancora, un intenso incontro su Samuel Beckett, i suoi romanzi, il teatro e i racconti (14 marzo). L’ultimo appuntamento, il 16 maggio, sarà dedicato al più contemporaneo tra gli scrittori americani, Don Delillo.
Tutti gli incontri si terranno alle ore 18.30 in via Kerbaker, 23 (Galleria Vanvitelli) a Napoli, nella nuova sede stabile di Lalineascritta (www.lalineascritta.it)
Programma:
25 ottobre 2018 FRANÇOIS RABELAIS
Può mai la descrizione del modo di pulirsi il sedere diventare un catalogo di pagine e pagine sulle quali non si sa se torcersi dalle risate o se chiedersi se stiamo sognando? E può questa descrizione entrare in un romanzo in cui compare un’abbazia che ha come motto a cui tutti obbediscono: “Fa’ ciò che vuoi”? E può unirsi a questo una ricerca in giro per il mondo per interrogare l’Oracolo della Divina Bottiglia? Ed esistere un autore che scrive come se fosse dieci autori diversi? Sì, questo e altro può apparire in carne e ossa nel primo dei romanzi dell’epoca moderna…
22 novembre 2018 IL FAUST DI GOETHE
Perché tutti parlano di certi libri senza leggerli, credendo di poterne fare a meno?
Non si sa: ma certo il Faust è uno di quei libri. Di cosa parla? Di tradimenti e sesso segreto, di ragazze innamorate e diavoli intelligenti, di Bellezza e Immortalità, di soldi e di potere, di magie e speculazioni, di tecnologia e fantasmi, di morte e amore, e ha influenzato tutto quello che è venuto dopo. E come è scritto? Mah, chi vedrà saprà se il Faust è: un poema, una tragedia, una commedia, un dramma, un romanzo, una raccolta di racconti, un….
13 dicembre 2018 LE SORELLE BRÖNTE
Dove si parlerà delle stravaganti ragazze Brönte, del fratello delle tre grandi un po’ scemo ma anche artista maledetto, distrutto dalle droghe e modello di ispirazione per le sorelline; dei giochi ridanciani e scatenati di casa Brönte e del vicino cimitero, in cui giace mezza famiglia. E, naturalmente, di Jane, immensa, e delle brughiere dove amori impossibili soffiano ardore e crudeltà, e repressione e trasgressione, e della sorella meno nota, che però ne sapeva abbastanza anche lei di sadismo e passioni.
17 gennaio 2019 CHARLES DICKENS
Ah, non lo sottovalutate, il buon autore del Canto di Natale!
A parte il fatto che nessuno ci ha insegnato a ridere come il maestro del Circolo Pickwick, nel “buon” Charles c’era un oscuro e tenebroso indagatore della malvagità umana nascosta dietro bontà, amore, amicizia; un uomo ambiguo che insegnò a Dostoevskij come si fabbricano i romanzi, e che conosceva bene i pensieri perversi con i quali i piccoli impiegati del male trascinano donne tenere e umane verso pozzi profondi in cui tenerle segregate con la violenza psicologica. Buono Charles? Eh…
14 febbraio 2019 MARINA CVETAEVA
Sublime, terrestre, tenera, feroce, incredibile: come definire Marina?
I colleghi poeti e scrittori la ammiravano incondizionatamente, e da lei impararono che le parole possono essere schegge taglienti e balsami che risanano; e la ragazzina innamorata di versi e ragazzi insegnò a molti di loro a entrare senza difese nella passione; e loro la ripagarono con l’incomprensione di ciò che era la donna Marina, perché avevano paura di quel vortice profondo di eros e dedizione assoluti. E chi mai poteva amare Marina all’altezza del suo amore?
14 marzo 2019 SAMUEL BECKETT
Gli diedero il Premio Nobel, ma avrebbero dovuto arrestarlo: i suoi romanzi e il suo teatro e i suoi racconti sono la più esatta descrizione di come l’uomo non sia ancora nato veramente, e di quanto la nostra vita passi in miserabili occupazioni, e di come assurdamente aspettiamo qualcosa che ci salvi arrivando dall’esterno e non cerchiamo in noi il potere della salvezza ma aspettiamo Godot: arriverà? Nel frattempo Samuel ci spiega come si fa una “storia” dal nulla e con il nulla. O forse come si scrive con la carne…
16 maggio 2019 DON DELILLO
Non si può pensare di raccontare la contemporaneità senza essere sprofondati nel mondo lievemente drogato di Don DeLillo
Lui sa che oggi, nel tempo in cui abbiamo perso l’innocenza animale, è impossibile e superato raccontare come al tempo dell’Odissea: per raccontare le nostre vite oggi è necessario raccontare “i fatti” ma anche il loro rovescio, quella vita che viaggia attraverso i cavi della televisione e del computer, e che determina ogni nostra interiorità. Lui, il Don, sa che oltre al nostro corpo oggi bisogna raccontare gli spettri che lo abitano.
Articolo pubblicato il giorno 23 Ottobre 2018 - 18:33