“Il paradosso nella crisi della Compagnia trasporti pubblici di Napoli (Ctp) e’ che a pagare scelte fallimentari del passato non sia chi si e’ reso autore di queste scelte, ma dipendenti lasciati puntualmente senza stipendio, oltre che vessati da anni con decurtazioni sulle loro spettanze e un lungo elenco di sacrifici e penalizzazioni. Per far quadrare i conti in una societa’ che serve un platea potenziale di un milione e mezzo tra pendolari e studenti, lasciati appiedati da mesi, gli operatori Ctp hanno subito due anni di contratto di solidarieta’, l’abolizione del premio di risultato e l’aumento di un’ora al giorno non retribuita dell’orario di lavoro”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della Commissione Trasporti. Vincenzo Viglione e Tommaso Malerba. “A tutto questo si aggiungano i sistematici ritardi nell’erogazione dei ticket mensa, dei versamenti del fondo pensionistico dei dipendenti e nell’erogazione del Tfr ai pensionati. Una situazione ancor piu’ mortificante se si considera che gli stessi lavoratori sono costretti a operare su mezzi obsoleti e sui quali non viene effettuata un’adeguata manutenzione, con possibili rischi per il personale e i cittadini” evidenziano Viglione e Malerba. “Abbiamo depositato una richiesta di audizione per provare a risalire alle cause di una crisi che ad oggi non sembra avere sbocchi. Nei prossimi giorni, inoltre, presenteremo un’interrogazione alla giunta regionale per conoscere l’ammontare del finanziamento della Regione alla Ctp attraverso i contratti di servizio e capire se, a fronte degli stanziamenti erogati, sia corrisposto un adeguato piano di investimenti. La nostra proposta resta quella di un tavolo interistituzionale per individuare soluzioni tese a salvare e rilanciare un’azienda d’importanza strategica per il trasporto pubblico nell’area metropolitana di Napoli” concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.
Articolo pubblicato il giorno 1 Ottobre 2018 - 16:41