Cristiano Ronaldo attiva l’unità di crisi e lo fa con un vertice con i suoi legali in Portogallo. Continua, infatti, l’offensiva nei confronti dell’attaccante, da parte dell’avvocato di Kathryn Mayorga. Leslie Stovall, il legale della 34enne ex modella americana che ha avviato un’azione di tipo civile dinanzi ad un tribunale del Nevada, ha rivelato al tabloid inglese The Sun che “altre tre donne accusano il calciatore. Mi sono attivato per verificare queste informazioni”. Al momento i nomi delle donne sono top secret, ma sempre secondo la stampa scandalistica inglese una delle due ragazze avrebbe firmato un patto di riservatezza proprio come quello siglato da Mayorga, su indicazione dei suoi avvocati, nel 2009. Grazie ai tre giorni di riposo concessi da Massimiliano Allegri, intanto, secondo quanto riferisce il quotidiano portoghese Correio da Manha, Ronaldo è volato a Lisbona in compagnia della fidanzata Georgina Rodriguez per un ‘vertice’ con i suoi legali portoghesi in modo da definire la linea difensiva e fare il punto della situazione. CR7 è stato avvistato e fotografato all’interno di un noto hotel di Lisbona circondato dalle sue guardie del corpo. Per parare l’offensiva dell’entourage di Mayorga, Ronaldo si è anche affidato a David Chesnoff, noto penalista di Las Vegas che in carriera ha difeso, tra gli altri, altri campioni dello sport come Mike Tyson, Shaquille O’Neal e André Agassi.
La modella americana Katrhryn Mayorga reclama un milione di risarcimento per i danni morali. A dispetto dei 375mila dollari già ottenuti nell’accordo extragiudiziale firmato nel 2009, per mettere a tacere la storia della violenza subita. Ma quello che preoccupa gli avvocati di Ronaldo è l’aspetto penale della storia perché la denuncia sarebbe corredata dai test medici che documentano il rapporto sodomita violento subito allora. I media portoghesi che difendono il loro campione parlano anche di prove sparite, come gli abiti indossati quella sera dalla Mayorga. Il Tribunale del Nevada potrebbe arrivare a chiedere l’estradizione dell’attaccante della Juve che, se ritenuto colpevole, rischia almeno 15 anni di carcere. In questa ipotesi, Ronaldo sarebbe costretto a rientrare definitivamente in Portogallo, dove non vigono accordi di estradizione, e da là potrebbe essere chiamato a testimoniare in videoconferenza. Come fece Maradona quando lasciò Napoli inseguito dal fisco e dalla storia del figlio avuto da Cristina Sinagra e che poi ha riconosciuto.
Tornando all’articolo del Sun, al suo interno si fa riferimento anche alle rivelazioni di Karima El Mahroug, Ruby Rubacuori, che nel 2010 ai magistrati italiani disse di aver ricevuto 4mila euro per aver avuto rapporti con CR7 quando aveva 17 anni. Per questa vicenda Ronaldo non è mai stato indagato e questa mattina la stessa Ruby si è detta “sconvolta che il mio nome venga strumentalizzato per finalità differenti”. L’avvocato della ragazza, Paola Boccardi, ha poi ricordato che le dichiarazioni su un presunto incontro con CR7 “e durante il dibattimento vennero ritenute come una sciocchezza” ribadendo che “Karima non conosce Cristiano Ronaldo e non si sono mai visti”. La famiglia, infine, continua a fare quadrato intorno al campione portoghese. Attraverso i social network nei giorni scorsi, sia la mamma che la sorella hanno preso posizione a difesa di CR7. Prima la madre, Maria Dolores Aveiro, con un posto su Instagram prima di Udinese-Juventus in cui ha scritto: “Buona fortuna figlio, anche alla tua squadra, perché insieme siamo più forti. Forza Juventus”. Poi è stata la volta della sorella con un post su Instagram che vede Ronaldo in costume da Superman, in cui Katia Aveiro chiede “giustizia” per il fratello di fronte alle accuse che gli vengono mosse.
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