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Corruzione & giudici di pace a Torre Annunziata: il processo si sposta a Salerno. Confermati gli arresti

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Torre Annunziata. Giudici di pace corrotti: il Tribunale del Riesame di Roma conferma le misure nei confronti di ctu, avvocati, giudici di pace e carabinieri e invia gli atti a Salerno per competenza territoriale.
Colpo di scena nel processo che ha portato il27 settembre scorso all’arresto del giudice di pace Antonio Iannello e di altri 26 coindagati. I giudici del Tribunale del Riesame che hanno valutato le eccezioni della difesa di alcuni degli indagati hanno sciolto la riserva e nel confermare le misure di arresti in carcere e domiciliari hanno accolto l’eccezione sulla competenza territoriale del processo inviando tutti gli atti a Salerno. Sarà il Tribunale di Salerno ad emettere una nuova misura cautelare e in realtà decidere a sua volta sulla competenza territoriale, in quanto tutti gli episodi di corruzione registrati dagli uomini della Guardia di Finanza di Torre Annunziata sono stati registrati nello studio privato dell’avvocato Antonio Iannello, a Scafati, in via Montegrappa. In questo senso, la competenza territoriale si radicherebbe nel tribunale di Nocera inferiore. Il difensore di Antonio Iannello, l’avvocato Francesco Matrone, solleverà questa eccezione di competenza dinanzi al riesame di Roma nei prossimi giorni quando verrà fissata l’udienza dinanzi al tribunale per la libertà.
L’inchiesta che ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre giudici di pace, in servizio al tribunale di Torre Annunziata, si trasferirà – per il momento al Tribunale di Salerno – dove il gip competente dovrà riemettere la misura cautelare altrimenti perderà di efficacia. Per il momento, avvocati, consulenti tecnici, periti, avvocati, due carabinieri e giudici di pace restano in carcere e ai domiciliari così come aveva disposto il Gip del tribunale di Roma.
Rosaria Federico


Articolo pubblicato il giorno 16 Ottobre 2018 - 10:09

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