Era in tensione, e forse voleva disfarsi di qualcosa. Cosi’ Luigi Masiello, generale in pensione, quando i finanzieri sono arrivati e hanno bussato alla sua abitazione del quartiere Vomero di Napoli per notificargli la misura degli arresti domiciliari, ha lanciato dalla finestra il telefono cellulare. Per gli inquirenti si sarebbe trattato di un tentativo di nascondere delle prove. Il generale dell‘Esercito italiano in congedo era al centro della banda napoletana che truccava e vendeva l’esito dei concorsi di ferma volontaria a 4 anni per l’ingresso nelle forze armate e tramite un ingegnere riusciva ad ottenere l’algoritmo da usare per le risposte di cultura generale. Giornalista pubblicista, Masiello e’ stato candidato al consiglio comunale di Napoli nel 2016 con la lista Napoli Popolare a sostegno della candidatura a sindaco dell’esponente del Partito Democratico, Valeria Valente. Masiello raccolse 343 preferenze e non venendo eletto. In particolare, le attivita’ investigative hanno fatto emergere l’ideazione da parte di Claudio Testa, l’ingegnere ‘mente’ della banda, e di Stefano Cuomo, di un articolato meccanismo fraudolento. Il funzionamento di tale meccanismo era divulgato ai partecipanti da Fabio Ametrano, militare della Marina, alcuni giorni prima dell’inizio della prova selettiva dietro il versamento di 15mila euro, pari a un anno intero di stipendio del candidato che cosi’ era sicuro di superare la prova. I quattro agivano dietro lo schermo di scuole di formazione che erano dirette da Ciro Auricchio, Rocco D’Amelia, Giuseppe Fastampa, Ciro Fiore, lo stesso Luigi Masiello, Raffaele Russo, Sabato Vacchiano e Giuseppe Zarrillo. In questo modo un numero alto di concorrenti erano in grado di superare la prova di cultura generale. Due gli stratagemmi: il primo era l’algoritmo applicabile alla maggior parte dei quesiti che consisteva in una combinazione di quattro componenti numeriche da sommare tra loro il cui risultato totale serviva a individuare tra le possibili risposte quella esatta. C’era poi una dispensa per le materie non coperte dall’algoritmo. Avendo ottenuto l’idoneita’ nelle successive fasi concorsuali, 43 di questi concorrenti sono stati inseriti nelle graduatorie di merito delle singole Forze Armate: 30 per l’Esercito, 5 per l’Aeronautica Militare, 4 per Marina Militare e Capitaneria di porto. Sono in corso di notifica 135 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei concorrenti ovvero di loro familiari, alcuni dei quali, dopo essere entrati in contatto con i soggetti attinti da misure cautelari, hanno a loro volta diffuso il meccanismo.
Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2018 - 17:42