I finanzieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta della Procura, dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con il quale รจ stato disposto il vincolo di indisponibilitร di una villa di pregio, con annesso vasto appezzamento di terreno, sita in Castel Morrone, avente un valore commerciale stimabile in oltre 2 milioni di euro. L’immobile รจ formalmente intestato alla societร “LA GARDENIA” a r.l. con sede in Caserta. Le persone indagate sono DE Cieco Carolina e MORRONE Paolo; รจ stata indagata anche la persona giuridica “GARDENIA” srl. I reati contestasti sono i seguenti:
a) a De Cieco Carolina, il delitto riciclaggio ex art. 648-bis cp di 670.000 euro provento dei delitti tributari ascrivibili a Paolo Morrone negli anni 2009 – 20 I 1, quest’ultimo, quale legale rappresentante del “CENTRO DI RADIOLOGIA MEDICA E DI TERAPIA FISICA MORRONE” srl e del “CENTRO RADIOLOGICO VEGA” srl; b) a De Cieco Carolina, in concorso con Paolo Morrone, il reato di trasferimento fraudolento di valori ex art. 512-bis c.p., per avere, il secondo, attribuito fittiziamente a “LA GARDENIA” srl la titolaritร dell’immobile di pregio sito in Castel Morrone per agevolare il compimento del riciclaggio di cui sopra; ) alla societร la “LA GARDENIA” srl, la responsabilitร amministrativa ex d.lgs. 231/01 con riguardo al reato presupposto di riciclaggio a carico della De Cieco, commesso a vantaggio della societร stessa che ha acquisito illegittimamente il bene immobile nel proprio patrimonio.
Ebbene, il provvedimento reale richiesto dalla Procura giunge all’esito di una articolata attivitร di indagine economico-finanziaria, delegata alla GdF di Caserta (consistita in attivitร tecnica di intercettazione; acquisizione documentale bancaria; intensa attivitร istruttoria), che ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario. La “Gardenia” srl avrebbe acquisito i terreni e ristrutturato il fabbricato, fra l’altro lussuosamente rifinito, con denaro sottratto, nel periodo novembre 2013-luglio 2016, dal patrimonio di alcune societร del gruppo imprenditoriale casertano della famiglia Morrone, attivo nel settore sanitario con laboratori di analisi e centri diagnostici, quali proventi dei reati tributari commessi dal 2009 al 2011 dall’allora legale rappresentante Paolo Morrone, oggi rinviato a giudizio proprio per tali fatti di evasione fiscale. Giร allora, era stato rilevato che, in epoca successiva alla condotta delittuosa di Paolo Morrone, quale legale rappresentante di alcune societร dell’omonimo gruppo -tra cui emissione di fatture false e dichiarazione infedele- erano state poste in essere alcune operazioni economiche opache ed anomale che avevano avuto l’effetto di depauperare il patrimonio aziendale delle societร da lui rappresentate. Da qui, l’approfondimento investigativo focalizzato su un’operazione (la vendita di un fabbricato con annesso immobile sito in Castel Morrone), solo apparentemente lecita e normale, ma, in realtร , foriera di condotte delittuose a sostegno dell’odierno provvedimento reale, tali da “smascherare” il ruolo reale della GARDENIA srl, e del suo legale rappresentante DE Cieco Carolina, titolare da piรน di 30 anni di un rapporto fiduciario, quale ditta di pulizie, del gruppo Morrone.
Ebbene, veniva stipulato un contratto preliminare di compravendita di cosa altrui, dapprima, tra la “LA GARDENIA” srl e le originarie titolari e, successivamente, tra la medesima GARDENIA srl e le societร del gruppo Morrone, che avrebbero dovuto acquistare, a loro volta, l’immobile per destinarlo ad un “HOSPICE” dei parenti dei malati del centro Morrone. Dall’attivitร investigativa realizzata, รจ emersa, invece, la reale finalitร dell’intera operazione immobiliare che si sintetizza nelle condotte delittuose contestate agli odierni indagati e nel provvedimento reale oggi eseguito. Sulla base di tale formale ed apparente pattuizione, in soli tre mesi, venivano disposti diversi bonifici, da 620.000 euro cadauno, a favore de “LA GARDENIA”, fino ad arrivare, nel tempo, ad un valore complessivo di oltre 2,4 milioni di euro, in tal modo svuotando le casse di alcune societร del gruppo Marrone.
Da questo momento in poi, De Cieco Carolina compiva una serie di operazioni finalizzate a riciclare tali somme di denaro, dalle casse della societร dalla stessa rappresentate, reimpiengadole nei lavori della lussuosissima ristrutturazione dell’immobile di Castel Morrone: circa 1,2 milioni di euro solo per le rifiniture e gli arredi. In concorso con Paolo Morrone, poi, la DE CICCO attribuiva fittiziamente a se stessa, che agiva in nome e per conto della societร la “GARDENIA srl”, la titolaritร del terreno e del fabbricato suddetti.
In tal modo, la societร LA GARDENIA srl avrebbe titolo per rispondere personalmente dell’illecito amministrativo di cui all’art. 25-octies d. l.gs 306/92, in quanto la complessa operazione di riciclaggio veniva realizzata a vantaggio e, comunque, nell’interesse della societร stessa, essendo stato acquisito, al proprio patrimonio, il terreno e il fabbricato stessi, per un valore commerciale di gran lunga superiore rispetto all’acquisto originario, attesa la ristrutturazione lussuosa del medesimo.
L’esecuzione del disposto provvedimento da parte della Guardia di Finanza di Caserta dimostra la strategia di questa Procura della Repubblica di aggredire ogni forma di patrimonio illecitamente accumulato, prestando ogni attenzione investigativa ai flussi finanziari connessi alla consolidazione dei proventi da reato, anche di quelli tributari (come appunto l’evasione fiscale) ma anche al loro successivo riciclaggio per mezzo di filtri societari, professionisti conniventi e prestanomi compiacenti.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2018 - 15:04