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Cocaina tra i fiori: arrestati in Sardegna tre scafatesi legati al clan Albano

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Tre soggetti di Scafati e contigui alla famiglia camorristica degli Albano di Scafati, trafficavano in droga sull’asse Sar­degna-Campania. I tre appartenevano al sodalizio criminale sgominato ieri dalla Guardia di finanza. Si tratta di Francesco Mainenti, Mario Izzo e Vincenzo Sensale. Mainenti, nipote del boss Matteo “o’ cavallar”, Albano e storico capocosca della zona, sarebbe stato a capo di tutto il presunto sistema. La droga viaggiava dalla Campania insieme a piante e fiori. Perquisizioni sono state effettuate anche a Scafati
L’organizzazione successivamente provvedeva a ripulire gli utili con investimenti immobiliari e commerciali. L’opera­zione è stata effettuata dal Comando provinciale della Guar­dia di finanza di Sassari, affiancata dal Scico (Servizio centrale criminalità organizzata), su disposizione del Tribu­nale di Cagliari. In tutto sono quattro le persone finite in ma­nette, tre sono salernitane. Le indagini, condotte sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Direzione di­strettuale antimafia, Guido Pani, hanno permesso ai finan­zieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Sassari, di identificare i componenti della una banda che controllava il mercato della droga nel nord Sardegna, gestendo i traffici in arrivo dalla Campania. 1 quattro arrestati, contigui alla fa­miglia scafatese degli Albano si erano trasferiti nell’isola dove avevano installato le loro centrali operative ad Alghero e Macomer, con collegamenti a Olbia e Nuoro. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, con appostamenti e inter­cettazioni, la droga arrivava in Sardegna nascosta su carichi di piante e fiori, per essere consegnata ai grossisti locali e poi immessa nella rete di spacciatori. I quattro vertici dell’orga­nizzazione  potevano con­tare su una fitta organizzazione di medi e piccoli rivenditori in tutta l’isola. A tutti i soggetti identificati come tasselli di questa rete, sono stati notificati decreti di per­quisizione con l’impiego di centinaia di finanzieri. L’inchie­sta, tuttora in corso, allargata alle province di Nuoro, Cagliari, Roma, Massa Carrara, Viterbo, Pescara, Napoli e Sa­lerno, ha portato finora all’arresto in totale di nove persone, al sequestro di tre automobili, una pistola e 54m ila euro in contanti, oltre a documentare l’importazione di 6 chili di co­caina


Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2018 - 10:47

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