Casavatore. Sono stati notificati nella giornata di ieri mattina gli avvisi a carico dell’ex senatore del Pd Pasquale Sollo, papabile candidato sindaco, Lorenza Orefice decaduta per intervenuto scioglimento per camorra, e Salvatore Sannino, già tratto in arresto per concussione. I tre ex primi cittadini, secondo la Procura, avrebbero in concorso tra loro e con più condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso, unitamente all’ex segretario Pasquale Marrazzo, omesso di denunciare alla competete Autorità quanto rappresentato dall’ex dirigente dell’UTC Andrea Gamardella (destinatario anch’esso del provvedimento di conclusione delle indagini), non attivando i dovuti controlli all’interno dell’ente e mettere un freno alle colate di cemento che dal 2010 avevano iniziato ad interessare la città di Casavatore con l’approvazione del cosiddetto “Piano Casa” nel secondo comune più cementificato d’Europa. Accusato dalla Procura in questa prima fase preliminare anche l’ex dirigente tecnico Angelo Oliviero candidato alle scorse elezioni comunali nella coalizione che sosteneva la Orefice. Lo stesso, secondo il Pm Simone De Roxas titolare delle indagini avrebbe, nella qualità di responsabile dell’ufficio tecnico dell’epoca, avrebbe omesso di rilevare la falsità di quanto asserito nella richiesta per il rilascio di una concessione presentata dall’imprenditore Domanico Di Palo ( accusato di falsità ideologica art. 483 c.p. nell’inchiesta), che avrebbe inglobato all’interno della richiesta una volumetria di un fabbricato abusivo in modo tale da poter beneficiare della legge regionale sul Piano Casa edificando successivamente un intero complesso residenziale. Entrano nell’inchiesta anche l’ex segretario Ferdinando Lotoro e il legale comunale William Esposito. I due, uno in qualità di segretario e l’altro di avvocato dell’ente, avrebbero omesso di denunciare quanto rappresentato da Gamardella non attivavando i dovuti controlli interni. A geometra Gamardella, viene contestato il fatto che seppur a conoscenza di quanto presentato dall’imprenditore Di Palo, non solo ometteva di denunciare l’abuso all’AG, ma concedeva anche una variante senza eserciatre successivamente i dovuti controlli. Nell’inchiesta finisce anche l’ex comandante dei vigili Antonio Piricelli ( già indagato per voto di scambio ) a cui il Pm contesta l’omesso controllo e vigilanza sulle attività edilizie in via Taverna Rossa. Ovviamente siamo alle prime fasi delle indagini e sono tutti da ritenersi innocenti fino al terzo grado di giudizio. Intanto, altre indagini sarebbero in corso e tese a verificare l’approvazione delle modifiche delle convenzioni al Piano Casa già a partire dal 2010.
Giovanni Laperuta
Articolo pubblicato il giorno 9 Ottobre 2018 - 14:18