Un premio dedicato alla memoria di Tammaro Cirillo, il sindacalista della Fillea-Cgil (sindacato dei lavoratori edili) ucciso dalla camorra casalese nel lontano luglio del 1980 perche’ rivendicava piu’ diritti per gli operai e voleva i clan fuori dai cantieri, e’ stato istituito dalla Fillea-Cgil di CASERTA. Lo ha annunciato il segretario provinciale Vincenzo Maio nel corso del congresso provinciale del sindacato di categoria svoltosi oggi a Casal di Principe (CASERTA), al Teatro della Legalita’; il premio consistera’ in una borsa di studio che verra’ consegnata ai figli dei sindacalisti che si sono distinti in azioni concrete di legalita’, sull’esempio di Cirillo ma anche di un altro sindacalista degli edili di Casal di Principe, Raffaele Arrichiello, minacciato dai clan e poi morto per cause naturali. Presenti la moglie di quest’ultimo e una delle figlie di Cirillo. “Sono onorata di essere sua figlia – ha detto commossa Laura Cirillo – mio padre era una persone perbene e di animo nobile”. “Ci sono voluti anni per arrivare ad un riconoscimento del genere – ha detto Maio – la figura di Cirillo e’ stata dimenticasta per troppo tempo”. Franco Cirillo, ex sindacalista, ricorda il giorno in cui Tammaro, nel cantiere dell’azienda Sled di Villa Literno in cui si realizzava il depuratore, disse in assemblea, poco dopo l’elezione a delegato Fillea-Cgil: “basta cottimisti su questo cantiere”, riferendosi alle piccole aziende vicine ai clan; “il giorno successivo era il 4 luglio 1980, fu sparato alle gambe e mori’ 20 giorni dopo in ospedale”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2018 - 20:36