In data odierna questa Squadra Mobile presso la Questura di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la custodia in carcere nei confronti di 7 indagati, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di soggetti ritenuti responsabili dell’omicidio per lupara bianca di D’ANDO’ ANTONINO, scomparso il 22 febbraio 2011, ritenuto uno dei luogotenenti di AMATO CARMINE, a sua volta erede di AMATO RAFFAELE cl. 65, uno dei capi della consorteria camorristica AMATO PAGANO.
Le attività di indagine – fondate su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni ed un’ampia messe di riscontri – hanno consentito di ricostruire mandanti ed esecutori di un omicidio ‘eccellente’ che costituì un’epurazione interna decisa da una componente del clan, quella facente riferimento a RICCIO MARIANO, genero di PAGANO CESARE e designato a capo dell’organizzazione criminale, ai danni della componente che faceva riferimento agli AMATO.
Il D’ANDO’ venne assassinato ed il suo cadavere fatto sparire non per dissimulare la responsabilità dell’omicidio, ma quale ultimo atto di affronto nei riguardi di un affiliato rimasto fedele agli AMATO e che non vedeva di buon occhio la leadership di RICCIO MARIANO.
Il D’ANDO’ fu attirato in trappola, venendo convocato per una riunione in uno dei covi del clan, per essere subito ucciso da un soggetto, legato da vincoli di sangue ai PAGANO, che così se ne assunsero la diretta responsabilità, e poi sepolto in un terreno incolto rimasto ignoto.
Misura cautelare della custodia in carcere:
1) BAIANO Emanuele, di 30 anni
2) BELGIORNO Giosue’ di 29 anni, detto Giosue’ o’ ruoss,
3) BELGIORNO Giosue’ di 28 anni; detto Giosue’o’piccirillo
4) FERRAIUOLO Mario di 28 anni;detto Marittiello quatt sold;
5) PARISI Giuseppe di 51 anni, detto “Pino”
6) RICCIO Mario di 27 anni, detto“Mariano”
7) SCOGNAMIGLIO Ciro di 29 anni; detto Ciro banbulella
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