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Napoli. C’è di nuovo tensione nel mondo della camorra tra Secondigliano e ditorni dopo l’omicidio di Francesco Climeni e la bomba piazzata davanti a una pasticceria si registrano due scarcerazioni eccellenti che potrebbero cambiare gli equilibri criminali in tutta l’area a Nord di Napoli. Due pezzi da novanta del clan Abbinante con base nella zona del “Monterosa” sono tornati in libertà per fine pena. Si tratta di Antonio Abbinante, fratello dei più conosciuti Raffaele detto “Papele” e Guido, e Giovanni Carriello “’o brigante”. Antonio Abbinante era sasto libero già nel 2015, ma solo per un mese. Le dichiarazioni del boss pentito Rosario Pariante lo riportaono in carcere con una nuova ordinanza cautelare per associazione camorristica. Antonio Abbinante, originario di Marano ma residente a Scampia, è anche il papà di Arcangelo (che è tuttora in carcere), ritenuto uno dei killer più spietati della famiglia e del gruppo criminale. E’ sotto processo per il plateale agguato avvenuto sulla spiaggia di Terracina del boss Gaetano Marino o’ monkerino fratello di Gennaro o’ mecchei avvenuto nell’agosto del 2013. Gli Abbinante tra l’altro facevano parte insieme agli Abete, agli Aprea e agli Amato-Pagano del gruppo di famiglie che si ribellò ai Di Lauro dando vita alla faida. E tra l’altro dagli incartamenti processuali e dai racconti dei pentiti oltre che ai riscopntri degli investigatori gli Abbinante risultano essere grossi importatori di cocaina dalla Colombia.
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