E’ stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta il 54enne Francesco Nobis, imprenditore edile che, secondo le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, avrebbe realizzato alcuni dei bunker nei quali il boss dei Casalesi Michele Zagaria ha trovato rifugio durante la sua lunga latitanza. Nobis è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli per l’espiazione della pena residua di 6 mesi e 15 giorni di reclusione, in quanto condannato per i delitti di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dalla finalità mafiosa. Nobis è stato arrestato il 21 settembre 2015 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli insieme a Filippo Capaldo, 41 anni, nipote di Michele Zagaria, Carmine Domenico Nocera, 50 anni, architetto, e Gesualda Zagaria, 52 anni, sorella del boss. Gli indagati erano ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento personale, intestazione fittizia di beni e ricettazione, tutti aggravati dalle finalità mafiose. Le indagini avevano permesso di accertare come Nocera avesse incontrato più volte Michele Zagaria durante la sua latitanza, fornendo un costante apporto al clan e predisponendo il contratto di locazione delle abitazioni occupate dal latitante, ma formalmente locate al suo vivandiere Generoso Restina. Inoltre, su preciso incarico di Carmine Zagaria, fratello di Michele, lo stesso professionista ha curato la fittizia intestazione di un’abitazione a Casapesenna, occupandosi anche dell’istruttoria finalizzata al rilascio di un’autorizzazione a costruire, e della realizzazione, nello stesso immobile ad opera di Nobis, di un bunker poi trovato sul posto.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2018 - 14:09