Considerato autore di decine di omicidi di camorra e principale artefice della stagione del terrore che nel 2008 costo’ 18 morti nel Casertano, tra cui la nota strage di Castel Volturno in cui morirono sei ghanesi, Giuseppe Setola, capo dell’ala stragista dei Casalesi, e’ stato rinviato a giudizio dal Gup di Napoli, Egle Pilla per un altro duplice omicidio, quello di Antonio Pompa e Nicola Baldascino, uccisi il 31 ottobre 1997. Un delitto maturato nell’ambito della faida interna al clan dei Casalesi tra i Bidognetti e gli Schiavone; le due vittime erano molto vicine a Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco detto “Sandokan”. L’altra imputata, la collaboratrice di giustizia Anna Carrino (assistita da Civita Di Russo) , ex compagna del boss Francesco Bidognetti, che secondo la Dda di Napoli avrebbe fatto da tramite il capoclan e il killer Setola, ha invece chiesto il patteggiamento, su cui il Gip si pronuncera’ il 19 novembre prossimo. Setola (difeso da Paolo Di Furia) invece, sempre a novembre, comparira’ davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il coinvolgimento dell’esponente del clan e’ emerso da un’intercettazione allegata ad un altro processo contro i Casalesi, in cui il killer si vantava con un altro esponente del clan, suo fedelissimo, Alessandro Cirillo detto “o’ sergente”, di aver preso parte all’organizzazione del duplice delitto.
Articolo pubblicato il giorno 2 Ottobre 2018 - 12:27 / di Cronache della Campania