Omicidio nella notte ad Aversa: la vittima è Nicola Picone detto ‘o minorenne di 26 anni, ritenuto dagli inquirenti affiliato al clan dei casalesi. Il giovane pregiudicato è stato riconosciuto dopo ore dal suo ritrovamento. Inizialmente, infatti, gli inquirenti nell’auto hanno ritrovato i documenti di un incensurato napoletano Andrea Carpentieri, 20enne del Vomero e si pensava che il corpo potesse essere il suo.
Nicola Picone, 26 anni di Casaluce aveva precedenti per reati di camorra. Il cadavere e’ stato rinvenuto questa mattina in una Fiat Panda parcheggiata all’interno di un’area di servizio. Un omicidio dietro il quale, ritengono gli inquirenti della Dda di Napoli e i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, sembra esserci l’ombra della camorra casalese. Picone era stato arrestato per aver chiesto il pizzo ai commercianti per conto della cosca guidata da Carmine Schiavone, terzogenito del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone; un clan indebolito da arresti e pentimenti, come quello recente di Nicola Schiavone, primogenito di Sandokan. Non si escludono comunque altre piste, sebbene quella camorristica sia tenuta maggiormente in considerazione. Determinanti potrebbero essere le immagini delle telecamere del distributore, che i carabinieri stanno visionando. Sul corpo di Picone e’ in corso l’autopsia a Napoli. Da un primo esame esterno del cadavere e’ emerso che il 26enne e’ stato raggiunto al braccio e al torace da proiettili sparati dall’esterno dell’auto; al distributore, Picone potrebbe esserci arrivato da solo, probabilmente per un appuntamento.
Articolo pubblicato il giorno 19 Ottobre 2018 - 17:54