“Mi prese in disparte durante un matrimonio e mi disse di aver sotterrato Tonino. Poi mi disse pure di avergli spappolato la testa con un badile, urlandogli contro che non avrebbe dovuto rubare i soldi della famiglia, facendomi intendere che era quello il motivo per il quale era stato ucciso”. Sono queste le parole con cui Giovanni Illiano, ex sicario del gruppo Amato-Pagano, racconta ai pm la morte di Antonino D’Ando’, luogotenente del boss Raffaele Amato, vittima di lupara bianca nel 2011 in quella che gli inquirenti hanno inquadrato come epurazione interna alla cosca. Le dichiarazioni in un verbale di oltre due anni fa, ma affiancate poi da quelle di altri pentiti che hanno portato questa mattina all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, Egle Pilla, su richiesta della Dda di Napoli. I provvedimenti restrittivi riguardano il mandate del delitto, Mariano Riccio, genero del boss Cesare Pagano, per anni e’ stato al vertice della cosca di Scampia e Secondigliano, Emanuele Baiano; Giuosue’ Buongiorno; Mario Ferraiulo, che fece la confidenza a Illiano; Giuseppe Parisi e Ciro Scognamiglio. D’Ando’ fu liquidato perche’ rappresentava gli Amato e in particolare Carmine, nipote del boss Raffaele detenuto al carcere duro e possibile rivale di Riccio nella sua scalata al vertice del clan. L’omicidio risale al 22 febbraio del 2011, quando fu ritrovata a Giugliano l’auto di D’Ando’ in fiamme. La moglie racconto’ della vicinanza del marito agli Amato e di temere che fosse stato ucciso. “Presto tutti si dimenticarono dell’omicidio – racconta Illiano – perche’ dopo l’arresto di Carmine Amato, Riccio prese in mano il potere e coinvolse negli affari tutti e placo’ le acque”. Oltre ai sette raggiunti dall’ordinanza cautelare ci sono altri sei indagati che sono il pentito Carmine Cerrato detto Takendò”, Giacomo Migliaccio, di 59 anni detto “Giacumin a’ femmenella”, Vincenzo Nappi di 53 anni detto “Vicienzo o’ pittore”, Salvatore Romano, Francesco Paolo Russo, di 28 anni detto “Cicciariello” e Andrea Severino di 43 anni detto o’ Chiattone.
(nella foto a sinistra il boss Mariano Riccio mandante dell’omicidio e a destra Giovanni Illiano il pentito grande accusatore)
Castello di Cisterna- I carabinieri della locale compagnia hanno setacciato le strade della zona. A… Leggi tutto
L'Abate di Montevergine ha officiato una benedizione durante la celebrazione della Candelora, suggellando l'unione tra… Leggi tutto
Weekend del 22 febbraio 2025, numeri in calo a Roccaraso, la rinomata struttura sciistica dell'Alto… Leggi tutto
Oggi a Napoli si prevede un quadro meteorologico caratterizzato da cieli prevalentemente poco o parzialmente… Leggi tutto
Durante l'intera giornata, il mare si presenterà in condizioni da poco mosso a mosso. Questa… Leggi tutto
Il mondo della musica piange la scomparsa di Gianni Pettenati, deceduto all'età di 79 anni… Leggi tutto