Anche Pompei ha risetito, e non poco, dell’ondata di maltempo che he masso in ginocchio molte città da Nord a Sud. Anche a Pompei si fa la conta dei danni con il Lupanare chiuso per blackout, la domus del Fauno e il Tempio di Apollo interdetti ai turisti per verifiche tecniche, la biglietteria di Porta Marina Superiore chiusa già nel primo pomeriggio del giorno della tempesta per la caduta di un albero. Per un guasto all’impianto di alimentazione, l’energia elettrica si è interrotta anche nel corpo di guardia dei nuovi Scavi della Regio V. Questa interruzione è causa di difficoltà per il personale del Parco Archeologico che vigila sui nuovi tesori emersi dai lapilli. Tutti gli altri luoghi aperti ai turisti sono regolarmente visitabili.
I custodi che, di notte proteggono le nuove scoperte che hanno riscritto la storia della Pompei romana, si trovano dinanzi a non pochi problemi per la mancanza di illuminazione. Gli addetti all’impianto elettrico dell’ex Soprintendenza sono al lavoro per riparare il danno e ripristinare la linea di elettricità. C’è poi un albero crollato all’ingresso dei nuovi uffici e della direzione del Parco, nell’edificio di San Paolino, che ha impedito al personale di entrare con le automobili. Andrà rimosso anche l’albero crollato nel parcheggio che ha distrutto la macchina di un funzionario, per fortuna senza causare feriti. Ieri il Parco Archeologico ha dovuto fare i conti anche con l’amarezza dei visitatori che hanno dovuto rinunciare a visitare domus più visitate, in modo particolare il Lupanare. Il temporale ha creato problemi anche al sito di Stabia. Complicazioni per la sicurezza si sono verificate nella Villa San Marco che, seppur è regolarmente visitabile, il peristilio superiore è stato chiuso al pubblico. Villa Arianna, invece, resterà chiusa interamente per consentire la messa in sicurezza delle coperture dell’atrio, danneggiate dal forte vento di lunedì, fino al loro completo ripristino.
Nei Campi Flegrei, resteranno chiusi fino a venerdì l’Anfiteatro Flavio e gli Scavi di Cuma. Lo ha stabilito la direzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dopo una prima verifica effettuata ieri mattina nell’intero complesso archeologico. I tecnici degli uffici del direttore Paolo Giulierini hanno disposto nuovi interventi nei due siti per garantire le condizioni di fruibilità e accesso, in particolare rendendosi necessaria la rimozione degli alberi caduti. Regolarmente aperti, invece, le Terme Romane e il Castello di Baia.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2018 - 08:35 / di Cronache della Campania