La Corte dei Conti – sezione giurisdizionale per la Regione Campania – ha condannato l’ex sovrintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Caserta e Benevento, Paola Raffaella David, al pagamento di 415mila euro in favore del Ministero per la vicenda delle occupazioni senza titolo di quindici alloggi della Reggia di Caserta da parte di ex dipendenti ora in pensione o parenti di ex dipendenti. Una vicenda trascinatasi per anni e conclusasi nel settembre 2016 con lo sfratto, ad opera delle forze dell’ordine, degli ultimi inquilini. Con David, sono stati condannati gli ex funzionari responsabili dell’Agenzia del Demanio, filiale campana, Cesare Sarchiapone e Roberto Di Giannantonio; dovranno corrispondere al Mibact 225mila euro a testa. I magistrati hanno ritenuto i tre responsabili del “danno causato al ministero a causa della mancata messa a reddito degli alloggi di servizio, occupati, fin dal 2000, in assenza di un titolo legittimante, dietro pagamento di un canone ‘irrisorio’, poiche’ nettamente inferiore agli ordinari valori di mercato”. -La Corte dei Conti ha condannato i tre funzionari anche per l’inerzia mostrata nel riscuotere i canoni e soprattutto nell’adeguarli ai valori di mercato, accogliendo la ricostruzione della Procura contabile della Campania e della Guardia di Finanza di Caserta – nucleo di Polizia tributaria – delegata agli accertamenti. Dalla documentazione raccolta e’ emerso che gli inquilini abusivi versavano canoni dai 3 euro ai 145 contro i 1100 euro che in media avrebbero dovuto sborsare. “L’inerzia amministrativa ha poi comportato – fa notare la Corte – il maturare dei termini di prescrizione del credito vantato dall’Amministrazione”. Peraltro il Demanio gesti’ gli alloggi, ed era quindi responsabile della riscossione dei canoni, dal 2000 (anno in cui e’ cessato il legittimo godimento degli inquilini) al 2010, quando subentro’ la Sovrintendenza con la David. Su quest’ultima la Corte scrive che “pur avendo preso in consegna nei primi mesi del 2010 la gestione effettiva degli alloggi di servizio abusivamente occupati, ha ugualmente omesso di richiedere agli occupanti, e riscuotere dai medesimi, il corrispettivo del godimento parametrato ai valori di mercato, per il biennio 2010/2011, provvedendo ad adeguare i canoni aggiornati ai valori OMI solo nel febbraio del 2014”. Proprio nel 2014 i carabinieri, su delega della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), avevano accertato – dando rilievo penale ad una vicenda nota da anni – che nessuno degli inquilini aveva titolo per risiedere nella Reggia; l’ufficio inquirente ha poi ipotizzato il reato di abuso d’ufficio inviando la documentazione raccolta alla Corte dei Conti.
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