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Zanzara tigre a Napoli: come difendersi dall’invasione

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Il caldo torrido, specialmente al Sud Italia, può essere considerato come una vera e propria piaga da sempre, viste le continue allerta meteo ed i picchi di oltre 40° che, a periodi, colpiscono il meridione ogni estate. Questo clima favorisce la diffusione delle zanzare e quest’anno la regione più colpita risulta essere la Campania: Napoli e dintorni sono stati letteralmente presi d’assalto dalla temutissima zanzara tigre. La domanda è lecita: come difendersi dall’invasione?

Il terrore del virus zika

L’allarme lanciato dai giornali ha lasciato interdetta tutta la popolazione: questo insetto estremamente fastidioso probabilmente trasporterebbe con sé il temutissimo virus zika. Il nome potrebbe non dire molto in sé, ma ricorda le zone dell’Africa nera, dove ha provocato terribili epidemie in passato.

La zika, ossia la malattia dovuta a questo agente patogeno, provoca esantemi sulla pelle, lieve febbre e debolezza diffusa; nei Paesi Occidentali, grazie agli antipiretici e ad una buona dose di riposo, normalmente si guarisce in una decina di giorni. Secondo le recenti previsioni, la prossima settimana sarà quella più pesante per quanto riguarda la massiccia presenza di zanzare tigre in territorio Campano. Ma come ci si può difendere?

Consigli per la prevenzione della regione

Anche se può apparire banale, il primo diktat per la prevenzione consiste nell’evitare di creare un ambiente favorevole alla proliferazione di questi insetti ed alla loro diffusione, soprattutto nelle nostre case. L’ideale, in queste situazioni, è rinunciare alle passeggiate serali ed ai momenti di relax sul balcone, o al più, farlo dopo aver usato opportuni prodotti insetto-repellenti, tenendo comunque conto che nessuna precauzione funziona al 100%. La soluzione più efficace dovrebbe essere messa in atto da chi sta in più alto dei singoli cittadini, ovvero la messa a punto di una serie di interventi mirati da parte dei Comuni. Per poter debellare rapidamente questo fenomeno, si dovrebbe tenere conto del parere di esperti del settore, avvalendosi al tempo stesso del contributo della cittadinanza, visto il gonfiore ed il prurito tipico della puntura di queste zanzare. Inoltre, tale tipologia di interventi non dovrebbe limitarsi alla stagione estiva, ma vi dovrebbe essere una forma completa di prevenzione, un mese prima ed un mese dopo la fine del periodo del solleone.

Consigli per la prevenzione del singolo

I rimedi possibili sono molteplici, ma solo alcuni risultano essere realmente efficaci in situazioni come questa. Laddove si abbia un piccolo giardino o una serie di piante in vaso, converrebbe decisamente evitare l’accumulo d’acqua che, com’è noto, attira le zanzare. Se possibile, sfruttare i rimedi più classici, come zanzariere, zampironi e candele alla citronella, evergreen della prevenzione sanitaria contro gli insetti, e non lasciare porte e finestre aperte al passaggio delle zanzare. Inoltre, bisogna assolutamente evitare l’accumulo di rifiuti, specialmente l’umido, perché crea l’ambiente ideale per lo sviluppo di possibili focolai. L’ipotesi della disinfestazione dovrebbe essere considerata seriamente, nonostante i possibili rischi per la gente in conseguenza di questa soluzione estrema, quali nausea, emicrania o mancamenti dovuti ai gas disinfestanti utilizzati.

L’ultima frontiera: i rimedi elettrici ed elettronici

Se all’aperto abbiamo poche soluzioni per difenderci, all’interno delle abitazioni possiamo usare più accorgimenti; sempre più diffusi e utilizzati sono i rimedi elettronici, come i dissuasori ad ultrasuoni, ad esempio, particolarmente efficaci contro gli insetti, ed in grado di essere utilizzati anche per quanto riguarda l’attuale situazione. Fra questi gli apparecchi dotati di sistema a ventola e primo luogo le lampade cattura insetti luminose.

1. Le soluzioni che utilizzano gli ultrasuoni rappresentano un sistema di dissuasione introdotto abbastanza recentemente. È possibile difendersi dalle zanzare ventiquattr’ore su ventiquattro, grazie a questi apparecchi che non emettono rumori fastidiosi e neanche odori molesti; funzionano tramite ultrasuoni a bassa frequenza, non percepibili dall’orecchio umano, quindi senza alcun disturbo per l’uomo. Il segnale del loro funzionamento è una luce intermittente, solitamente di colore rosso. Questi apparecchi riescono a coprire, normalmente, una superficie di circa 60 metri e, una volta posizionati, tengono lontane le zanzare e gli insetti. L’unica pecca è la necessità di doverne acquistare più di uno, dato il limitato raggio di azione di questi apparecchi.

2. Gli apparecchi con il sistema a ventola funzionano attirando le zanzare grazie ad una fonte luminosa. Questo sistema, particolarmente silenzioso, è costituito da una lampada con una ventola; nella parte centrale della ventola si trova una luce a raggi ultravioletti: la zanzara, una volta che è stata attirata dalla luce, viene aspirata dalla ventola e neutralizzata da piccole lame a forma di pale, per finire, poi, sul fondo estraibile dell’apparecchio, molto facile da svuotare. Questo sistema non comporta il minimo rumore elettrico in quanto l’insetto non viene bruciato entrando in contatto con l’apparecchio, evitando anche lo sgradevole odore dovuto alla combustione.

3. Le lampade a raggi UV e piastra collante, note anche come trappole elettroluminose, sono un sistema particolarmente gettonato nel mondo professionale eliminando con efficacia diversi insetti volanti e non solo le zanzare. Ideali per ambienti al chiuso e spazi aperti come verande o giardini, esistono in numerosi modelli che offrono prestazioni differenti; alcuni vengono definiti “decorativi” assomigliando a delle lampade comunissime che si camuffano facilmente in stanze e luoghi ben arredati. Grazie ad un colore giallo o blu molto acceso, le lampade luminose attirano le zanzare che rimangono incollate al cartoncino senza obbligarci a sopportare rumori oppure odori fastidiosi. Grazie a questi apparecchi, possiamo dimenticare la presenza di insetti sgraditi e godere completamente delle nostre serate all’aperto, magari in buona compagnia.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2018 - 17:04
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