Un successo che segna l’avvio di un nuovo percorso e che traccia nuove prospettive per l’evento, per il suo prodotto e per il territorio di riferimento. Migliaia di persone da tutta la Campania, centinaia di richieste per le visite guidate, apprezzamento indiscutibile per il territorio e le sue eccellenze: un bilancio più che positivo per la Sagra del fagiolo quarantino e della patata della Piana del Dragone, evento promosso dal Comune di Volturara Irpina e cofinanziato dal POC Campania 2014-2020, Linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, Politiche per il turismo e cultura” che si è svolta lo scorso fine settimana.
Ospitalità, è questa la parola chiave che sintetizza l’evento ed il suo successo. La manifestazione, infatti, è stata apprezzata per la qualità dell’offerta enogastronomica, per la completezza della proposta artistica curata nei minimi dettagli, per l’attenzione alle famiglie, per la suggestione dei luoghi: una miscela di grande efficacia che ha prodotto un risultato significativo, fare della Sagra del fagiolo il momento centrale di un processo di sviluppo territoriale basato sulla ruralità e sul turismo.
“Il numero di persone che hanno scelto Volturara Irpina per il proprio weekend è il dato più oggettivo che possa esserci – afferma il sindaco di Volturara Irpina, Marino Sarno -. Abbiamo avuto migliaia di presenze provenienti da tutta la Campania e oltre, e non solo nell’area della Sagra. Tantissimi i visitatori che hanno scelto di approfondire la propria conoscenza del territorio. Oltre 600 visite guidate alla Bocca alla Dragone, 360 al Museo Etnografico, tantissime visite al Santuario della Madonna del Dragone e alla Chiesa Madre, con un servizio navette che non si è mai fermato. C’erano grandi e bambini, che hanno potuto divertirsi insieme in momenti di spensieratezza dedicati ed indirizzati a tutta la famiglia. Molto apprezzate, poi, le degustazioni curate da Slow Food che hanno consentito di far conoscere i nostri prodotti in maniera più consapevole e approfondita. Gradite le mostre di fotografia e di pittura che hanno reso la permanenza dei visitatori ancora più interessante. È evidente che questa Sagra ora può fornire un indotto economico importante per Volturara. Pensavamo a questo otto anni quando, insieme ad un gruppo di amici e collaboratori, abbiamo ideato un evento che fosse un veicolo di promozione per il nostro territorio e per le sue eccellenze, a partire dal fagiolo quarantino. In otto anni abbiamo raggiunto l’obiettivo, tutta la Campania conosce il nostro prodotto, che da luglio è diventato presidio Slow Food e che ad ottobre sarà presente al Salone del Gusto, dove avrà l’opportunità di farsi conoscere da tutto il mondo. Insomma – continua Sarno – siamo andati oltre le più rosee delle aspettative: la sagra è uno dei grandi eventi della provincia e il fagiolo quarantino produce economia e crea indotto. Siamo orgogliosi di questo lavoro, vedere i fagioli esposti con il marchio Slow Food rappresenta non solo il segnale chiarissimo di un obiettivo raggiunto, ma un salto di qualità anche culturale per tutto il nostro territorio. A questo aggiungo che la sagra è diventata la festa di tutta la comunità, una comunità che unita si dice orgogliosa di ospitare tanti visitatori. La parola che ho sentito di più in questi giorni dai turisti è stata proprio “ospitalità” e credo che questa sia la vittoria più grande, una vittoria che va dedicata e che appartiene a tutta la comunità”.
Infine uno sguardo al prossimo anno: “La Sagra diventerà la Festa del fagiolo quarantino e delle eccellenze della Piana del Dragone – spiega il sindaco Sarno -. Il prossimo obiettivo al quale punteremo è quello di far crescere il numero di aziende produttrici: quattro sono già presenti nel presidio Slow Food, la quinta è pronta ad entrare. A questo primo traguardo siamo arrivati con la collaborazione di tanti e non posso che ringraziare Roberto D’Agnese, che con Omast Eventi ha curato la parte artistica dell’evento, l’amministrazione tutta, in particolare Emilio Del Percio che si è prodigato per la buona riuscita dell’evento, il corpo dei vigili urbani, il Maresciallo maggiore dei Carabinieri Vincenzo Baldassarre, Don Andrea Ciriello, tutto l’associazionismo, i tantissimi ragazzi che hanno lavorato, i volontari e naturalmente le aziende. Insieme, già da oggi, siamo al lavoro per la prossima edizione”.
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