Proseguono le indagini sulla bomba carta che ha distrutto l’auto di Gennaro Morgillo. L’uomo con precedenti per droga, rapina, violenza a pubblico ufficiale è detenuto ai domiciliari. I carabinieri che indagano insieme alla Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno informato dell’accaduto anche la Dda. Nel pomeriggio di ieri sia il padre Mario che il figlio Gennaro sono stati fermati dai militari e pare proprio per i fatti accaduti la scorsa notta. Secondo quanto emerso dai rilievi la bomba avrebbe potuto fare danni più gravi di quelli procurati al veicolo del pregiudicato visto che poche ore prima si era tenuta in zona una manifestazione sportiva. Il sindaco ha avuto un colloquio con il Prefetto di Caserta, si cerca di mettere in campo tutte le soluzioni per evitare che la situazione possa degenerare visto che c’è paura in città. Molto probabilmente l’ordigno è stato piazzato da persone che non vivono in zona e che questo atto sia legato a fatti di droga, forse una partita non pagata oppure che l’atteggiamento del giovane avrebbe urtato i nervi di qualche capo-piazza uscito di carcere da poco. Proseguono intanto gli interrogatori ai potenziali testimoni che, però, scelgono la strada del silenzio come era possibile immaginare.
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