“Lancio un appello ai parlamentari di ogni colore politico: ci sia un ripensamento sullo stop al Bando Periferie, il Parlamento mantenga gli impegni assunti dalle istituzioni. C’è il rischio di penalizzare la vita di migliaia di cittadini della Campania, costringendoli a vivere ancora nel degrado e nella precarietà di queste aree urbane sofferenti”. A dirlo è il presidente dell’Anci Campania, Domenico Tuccillo, che rivolge una forte esortazione bipartisan a deputati e senatori affinché ci sia un riesame dopo lo stop al Senato. “Gli interventi programmati grazie al Bando Periferie riguardano il miglioramento della vita dei cittadini delle nostre periferie, a partire da quelle del Sud: scuole, case popolari, strutture sportive, contenitori culturali, parchi, luoghi di aggregazione, infrastrutture e molto altro. Tutti interventi che miglioreranno la vivibilità e la sicurezza di tutti. Alcuni di questi sono alle procedure di gara, altri in avanzata progettazione. Non sono coinvolte solo grandi aree metropolitane come Napoli, ma anche importanti comuni capoluogo come Benevento e Caserta con ricadute sui centri minori intorno ad essi. I parlamentari campani, anche quelli dell’area di governo, facciano sentire la loro voce e impediscano un colpo basso agli interessi della Campania, perché un blocco dei finanziamenti su opere già programmate porterebbe a contenziosi interminabili e minerebbe, ancora di più, la fiducia dei cittadini verso le istituzioni”. “Lo abbiamo già detto nei giorni scorsi – aggiunge Tuccillo – E’ una decisione di estrema gravità, ingiustificabile, a cui bisogna subito porre rimedio nel passaggio alla Camera. Anche perché i Comuni hanno già inserito gli investimenti loro assegnati nelle programmazioni triennali delle opere pubbliche, includendo di conseguenza tali previsioni di spesa nei bilanci. Dopo decenni di degrado urbano nelle periferie, finalmente in Italia, anche se in ritardo rispetto ad altri paesi europei, si era varato un provvedimento importante per portare servizi ed infrastrutture in quartieri degradati. In un giorno il Senato ha cancellato questa idea”. “Pertanto – conclude il presidente regionale dell’Anci Campania – auspico che il Patto di reciproca collaborazione, che dovrebbe guidare sempre le istituzioni con l’ obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini, non resti inascoltato. Ci sono tutte le ragioni affinché la Camera prima e il Senato poi, in seconda lettura, ripristino i fondi per il Bando Periferie, intervenendo sulla formulazione dell’articolo 13 del Milleproroghe. Mi auguro e sono convinto che tutti i parlamentari, al di là della collocazione politica, vorranno onorare lealmente quest’impegno verso i cittadini dell’Italia e della Campania. Come Anci nazionale e regionale siamo pronti a una mobilitazione forte per difendere le ragioni dei cittadini e anche a interrompere ogni relazione istituzionale e la nostra partecipazione alla conferenza Stato-Città”.
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