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Traffico di droga: 150 anni di carcere per i Tamarisco, gli Amato-Pagano e i Pellè della ‘ndrangheta

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I giudici della IV Sezione della Corte dAppello di Na­poli, presidente Antonio Gal­lo, hanno confermato quasi totalmente la condanna di primo grado al gruppo di narco trafficanti con a capo  il clan Tamarisco di Torre annunziata, gli Amato-Pagano di Melito e la cosca della ‘ndrangheta dei  Pelle-Vottari. Il processo, che in primo grado  si era svolto con il rito ab­breviato, è frutto dell’inchiesta dell’Antimafia che ha svelato un giro internazio­nale di sostanze stupefacenti sull’asse Torre Annunziata-Napoli-Sudamerica e che nell’aprile dello scorso anno portò in carcere 34 persone. la droga arrivava dal Sudamerica e dalla Spagna in navi porta container e sbarcava nei porti di Salerno o di Gioia Tauro da dove poi veniva smerciato sul mercato calabrese con la complicità e l’accordo delle ndrine jonico-reggine dei Pelle-Vottari e sul mercato napoletano con la complicità di Vincenzo Barbella legato a doppio filo con gli Amato-Pagano.
Il verdetto è una mazzata senza precedenti per la malavita vesuviana. Bernardo Tamarisco, rite­nuto il re dei narcos all’ombra del Vesuvio, ha incassa­to una condanna a 20 anni. Secondo l’Antimafia era lui a gestire le tratte dello spaccio con l’Ecuador. Vent’anni è stata anche la condanna inflitta dal Gip a carico di Vincenzo Langiano, cognato di Ber­nardo Tamarisco. Stessa pena anche per Salvatore Civale, coinvolto nel se­condo filone dell’inchiesta messa in piedi dalla Dda: quello che fa riferimento al presunto patto con per­sonaggi ritenuti legati alla ‘ndrangheta.
Riguardo a questo filone è stata accolta la richiesta di patteggiamento di Fran­cesco Pelle che ha portato a casa una condanna a 5 anni di reclusione. Pelle è ritenuto vicino al clan Pelle-Vottari, cosca coinvolta nella famo­sa strage di Duisburg: il massacro in terra tedesca che nel 2010 portò la guerra tra ‘ndrine in Germania. Accolti dal giudice anche i patteggiamenti di Salvatore Ferace (4 anni) e Pasquale Scuotto (4 anni e 4 mesi). Condannato a 4 anni, in­vece, il collaboratore di giustizia Claudio Scuot­to, che venne arrestato a Capodichino subito dopo essere sceso da un areo proveniente da Caracas. Al broker della droga sono sta­te riconosciute le attenuanti riservate ai collaboratori di giustizia.
A chiudere il cerchio le al­tre condanne inflitte sia ai presunti rappresentanti del gruppo che avrebbe agito per conto di Tamarisco sia ai referenti napoletani dei clan di Scampia e Secondigliano che si rifornivano di droga dal narcos  con base tra Torre Annunziata e Boscoreale. Dadive Scuotto, ritenuto il referente in Sudamerica del gruppo ha incassato una condanna a 12 anni di carcere (in primo grado era stato condannato a 16). A 14 anni e 8 mesi invece è stato condannato Pasquale Corvino, a 14 Vincenzo Bardella, 13 anni e 4 mesi per Michele Pagano, 8 anni e 4 mesi per lo stabiese Michele Cirillo e infine 8 anni ciascuno per Angelo Renato e Antonio Bartolo. Infine sono state stralciate le posizioni di Paolo Domenico De Rols, Biagio Perlingieri e Marian Petvosky

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ECCO TUTTE LE CONDANNE

1. Bernardo Tamarisco: 20 anni
2. Vincenzo Langiano: 20 anni
3. Salvatore Civaie: 20 anni
4. Antonio Cirillo: 8 anni e 4 mesi
5. Davide Scuotto: 12 anni
6. Michele Pagano: 13 anni e 4 mesi
7. Vincenzo Bardella: 14 anni
8. Pasquale Corvino: 14 anni e 8 mesi
9. Angelo Renato: 8 anni
10. Antonio Bartolo: 8 anni
11. Claudio Scuotto: 4 anni
12. Francesco Pelle: 5 anni
13. Salvatore Ferace: 4 anni
14. Pasquale Scuotto: 4 anni e 4 mesi

 


Articolo pubblicato il giorno 28 Settembre 2018 - 22:43


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