Il Comune di Napoli potrebbe sospendere i ticket per i pasti dei dipendenti comunali in seguito alla sanzione decisa dalla Corte dei Conti che ha disposto il blocco della spesa a causa di 1,7 miliardi di disavanzo e da uno squilibrio di bilancio superiore ai 150 milioni di euro. 6 mila i dipendenti comunali interessati alla decisione – di cui riferiscono organi di stampa – con i sindacati pronti a proclamare lo stato di agitazione. Il taglio alla busta paga sarebbe di circa 170 euro in meno per ogni lavoratore. Per il gruppo M5s al Comune “la decisione, assunta dagli uffici direzionali, di sospendere l’erogazione dei buoni pasto al personale dipendente, appare unicamente come una misura ‘terroristica’ nei confronti dei lavoratori con il solo intento di far ricadere su di essi la responsabilita’ di questa Giunta per le condizioni di dissesto dell’Ente. La Giunta tenta anche di far credere che tale situazione sia frutto dell’inerzia del Governo verso i problemi di Napoli tacendo che, dal 2011 ad oggi, il debito iniziale e’ ben piu’ che triplicato passando da 800 milioni a 2 miliardi e mezzo di euro”. Per M5S “la medesima valutazione va fatta anche in merito alla iniziativa di sospendere l’erogazione del salario accessorio. Anche questa decisione appare assolutamente scorretta e ingiusta verso i lavoratori sui quali si vuol far ricadere il peso degli errori commessi da questo Sindaco dal 2011 ad oggi”. “Oltre 7000 dipendenti comunali si troveranno nei prossimi mesi a non percepire piu’ i 140 euro in busta paga relativi alla voce ‘buoni pasto’. Ne va da se’ che 7000 famiglie subiranno un taglio che andra’ ad incidere in modo considerevole sul proprio bilancio”. Cosi’ Alessia Quaglietta, consigliere comunale PD, in merito alla manovra a firma dell’amministrazione arancione. “Si tagliano – aggiunge – anche gli straordinari cosi’ che, servizi al momento in sotto organico, rimarranno completamente sprovvisti di personale”. “Prima di tagliare i buoni pasto ai dipendenti comunali, si taglino staff e retribuzioni dei dirigenti” – e’ quanto afferma il presidente della Commissione Mobilita’ Nino Simeone – “E’ veramente vergognoso quanto sta accadendo. Si tagliano sacrosanti diritti dei lavoratori e si mettono letteralmente le mani nelle tasche dei dipendenti. Si sta parlando di una perdita mensile di circa 160 euro, che per un lavoratore, spesso monoreddito, e’ ossigeno puro”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2018 - 14:22