Napoli. Le indagini delle forze dell’ordine sulla sparatoria che ieri sera a Napoli ha coinvolto un bambino di 13 anni, ferito allo zigomo da una scheggia di proiettile, e una donna, la cassiera ferita da una scheggia di vetro, puntano alla nuova faida scoppiata per il controllo delle piazze di spaccio di kobret, marijuana e hashish del centro storico. La sezione Omicidi della Squadra Mobile sta visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. L’agenzia Eurobet di via Pietro Colletta, contro la quale sono stati esplosi sei colpi di pistola, questa mattina era aperta ma nessuno aveva voglia di parlare. Anche se la sala scommesse era piena ieri sera, per le partite di Champions, non sono stati trovati testimoni per ricostruire la dinamica dell’accaduto, un raid intimidatorio ma anche un agguato fallito magari contro qualcuno che si e’ rifugiato proprio nella sala scommesse. Una delle schegge dei proiettili hanno colpito in viso il ragazzino che e’ stato medicato al Loreto Mare e poi dimesso un’ora dopo. La zona di Forcella da mesi e’ divisa dopo la scarcerazione di due pregiudicati che per anni avevano gestito il fiorente traffico di droga sotto l’egida del clan Giuliano. I due hanno distribuito tra loro zone e ‘competenze’ ma ci sono frizioni che hanno generato sparatorie e scorribande notturne di uomini in scooter e armati di pistole e fucili.
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2018 - 23:16