Oltre cinquanta nasse, una barca di legno, servizi igienici in ceramica, sedie scale per un totale di quasi due tonnellate di rifiuti rimossi dai fondali del porticciolo di Marina Grande di Sorrento. E’ lo sporco bottino della pulizia dei fondali e di tratti di scogliera del Porticciolo di Marina Grande a Sorrento svoltasi stamattina dall’Assessorato all’Ambiente ecologia e risorsa mare del Comunica di Sorrento insieme a Legambiente , alla società Penisolaverde e all’Area marina protetta Punta Campanella. La pulizia dei fondali del porticciolo di Sorrento ha dato il via con anteprima regionale a Puliamo il Mondo, la più grande la più grande campagna di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai che si svolgerà il 28, 29 e 30 settembre con l’obiettivo di ripulire le strade, i parchi, i giardini, le piazze, i fiumi e le spiagge di tutte le città italiane. In Campania, sono al momento circa 150 le aree che saranno ripulite da oltre di 10mila volontari.
In occasione della pulizia dei fondali, è stato firmato, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Fishing for Litter, il primo protocollo d’intesa in Campania tra Legambiente, Comune di Sorrento, la partecipata Penisolaverde, Flag e i pescatori, per dare la possibilità ai pescatori di portare a terra e avviare a raccolta differenziata i rifiuti che recuperano durante la loro attività di pesca. I pescatori avranno quindi la facoltà di portare i rifiuti in porto, destinarli al riciclo e così contribuire a liberare l’ambiente marino dalle plastiche e da altre tipologie di rifiuti. Proprio i pescatori rappresentano i primi “guardiani del mare” visto che ad ogni uscita le barche infatti raccolgono un grande quantitativo di rifiuti di ogni genere che ora una volta depositati sulla banchina del porto saranno classificati e destinate allo smaltimento e al riciclo.
«Il settore della pesca può ricoprire un ruolo da protagonista nella grande pulizia del nostro mare, e la firma del primo protocollo/ esperienza in Campania di “Fishing for litter” – spiega Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- va in questo direzione. Un’attività che consentirebbe ai pescatori di riportare a terra i rifiuti che finiscono accidentalmente nelle reti, come prevista dalla direttiva europe Marine Strategy ma che in Italia è ostacolata dalle normative vigenti. Una firma che rappresenta un piccolo grande atto concreto- conclude Mariateresa Imparato di Legambiente Campania- per chiedere in tempi brevi un tavolo regionale sul Fishing for litter e spingere per una legge nazionale.
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