Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nocera Inferiore (Salerno hanno chiuso il cerchio investigativo intorno ai tifosi dell’Angri che, nel pomeriggio di sabato 15 settembre, a bordo di un treno regionale si erano resi protagonisti di un’aggressione nei confronti del capotreno, una giovane donna. Il gruppo di tifosi, composto da 26 “ultras”, era partito nel pomeriggio da Angri a bordo del treno per recarsi a Mercato San Severino e assistere all’incontro di calcio, programmato in campo neutro, tra il Calpazio e l’Angri. Al momento di salire a bordo del treno, due individui appartenenti al gruppo, privi di biglietto, all’atto del controllo da parte della capotreno, l’hanno strattonata e spintonata, insultandola con frasi ingiuriose ed espressioni volgari. Gli altri appartenenti al gruppo, per la maggior parte sprovvisti di biglietto, approfittando dell’azione violenta dei due supporter sono saliti a bordo treno. La giovane capotreno, benché scossa, ha immediatamente avvertito la Polizia ferroviaria che ha allertato, tramite la Centrale operativa della Questura di Salerno, il Commissariato di Nocera Inferiore. Nel frattempo i due autori dell’aggressione, accortisi che la capotreno aveva avvertito la Polizia, l’hanno insultata e minacciata nuovamente, sostenuti dall’atteggiamento intimidatorio di tutto il gruppo.Gli agenti della Polizia di Stato di Nocera Inferiore hanno immediatamente raggiunto i tifosi prima nella stazione di Nocera Inferiore e successivamente a Mercato San Severino, provvedendo a filmare e ad identificare tutti i soggetti. Le successive attività investigative svolte dagli agenti dell’Uigos e della Scientifica del Commissariato, sulla base delle immagini raccolte confrontate con le descrizioni dettagliate dei due aggressori, hanno consentito d’individuare in M.G., di 25 anni, e in D.M., 23 anni, gli autori della aggressione. Entrambi hanno precedenti di polizia, il primo per reati contro la persona e il secondo per spaccio di sostanze stupefacenti.I due sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e dovranno rispondere dei reati di violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio. Sono in corso le procedure per l’adozione del Daspo.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2018 - 19:29