Roma. “Ho chiesto alla ministra della Salute, Giulia Grillo, cosa intendesse fare il Governo per tutelare medici e infermieri che troppo spesso vengono aggrediti nel corso delle attività di soccorso. Oltre tremila casi di aggressioni sono stati rilevati negli ultimi tempi nel nostro Paese. Di questi solo un terzo sono stati regolarmente denunciati. Nel corso delle attività di verifica della Commissione Affari sociali è emerso che il 65% del personale sanitario ha subito almeno una volta un’aggressione fisica o verbale. Una vergogna che deve finire. Per superare i limiti di una legislazione che obbliga le vittime a denunciare, ho proposto il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario per far sì che abbia una tutela giuridica speciale. Per superare l’obbligo della denuncia, visto che in questo caso l’indagine si avvierebbe automaticamente, e per dissuadere ulteriormente eventuali aggressori dal compiere questi atti. Non trovo soddisfacente la risposta data dal ministro Grillo nel corso del “question time” quando afferma che sarà prevista un’aggravante nel codice penale per chi aggredisce medici e infermieri nel corso delle loro attività. Troppo poco. Quando il testo di legge del Governo, oggi all’attenzione della Conferenza Stato Regioni, arriverà in Commissione Affari sociali, daremo battaglia per difendere gli operatori sanitari offrendo loro strumenti validi per prevenire ulteriori violenze ai loro danni”.
Lo ha dichiarato Michela Rostan, Vicepresidente della Commissione Affari sociali.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2018 - 19:45