Neanche la pioggia è riuscita a fermare “Rinascita a Sud”, la quinta edizione del premio “Ritratti di Territorio” che si è svolta lunedìsera al Bagatto a Pagani.
Grande successo di pubblico per la manifestazione ideata quattro anni fa da Nunzia Gargano in occasione dei suoi venti anni di giornalismo; un pretesto per premiare tutti coloro che, in un modo o in un altro, nella vita quotidiana sanno evidenziare gli aspetti positivi del Mezzogiorno e della Campania in particolare. L’evento gode del patrocinio dell’Assostampa Valle del Sarnoed è svolto in collaborazione con le Edizioni dell’Ippogrifoe dell’Associazione “Amici di Villa Calvanese”.
In quattro anni Ritratti di Territorio è diventato un appuntamento immancabile a settembre, oltre che un sito aggiornato quotidianamente sui temi che riguardano l’enogastronomia e la valorizzazione dei prodotti locali.
Coadiuvata dalle giornaliste Maria Pepe eBarbara Ruggiero e con la impeccabile conduzione della serata di Roberto Ritondale, giornalista Ansa Milano, Nunzia Gargano ha messo in piedi, per il quarto anno consecutivo, una vera e propria serata di gala che suona come un inno al Sud, all’appartenenza territoriale e al sentimento. A tema anche la musica dei The Gentlemen ovveroLeonardo Tortorae Francesco Casillo. Particolarmente apprezzato anche l’intermezzo teatrale di Vincenzo Sabatino della scuola teatro ragazzi di Casa Babylon in Pagani.
Ecco i nomi di tutti i premiati con le motivazioni:
– Premio sezione “sentimento”:
Giuseppe Giordano, eroe della quotidianità. In un mondo in cui il consumismo detta legge anche nei sentimenti, Giuseppe conserva gelosamente il ricordo della moglie scomparsa accompagnandosi sempre a una sua foto per guardare insieme il mare.
Giorgio Moffa, titolare della pizzeria Trianon di Gaeta, uomo sensibile e appassionato, ambasciatore di Napoli nel mondo, ha il merito di aver sollecitato una riflessione sul sentimento oltre la morte. Ha immortalato in una foto Giuseppe Giordano, l’uomo che ogni giorno si reca a guardare il mare di Gaeta accompagnato dalla foto della moglie in cornice.
– Premio sezione “impegno civile e religioso”
Don Salvatore Branca, gestore del centro parrocchiale Santa Maria Rosanova di Sant’Antonio Abate, interprete di un cristianesimo attivo e meticoloso a difesa e tutela dei più deboli. Coraggioso e leale, non esita a intraprendere scomode battaglie con l’unico obiettivo di garantire una speranza occupazionale e un riscatto culturale alle giovani generazioni.
– Premio sezione “giornalismo”
Gabriele Bojano, professionista esemplare del mondo del giornalismo, si distingue per una capacità di scrittura poliedrica che gli permette di affrontare temi diversi mai a discapito della deontologia professionale.
– Premio sezione “Canto Lirico”
Luca Lupoli, tenore dal timbro rotondo e squillante, con i suoi apprezzati mezzi vocali da tipico “tenore italiano”, ricorda i grandi interpreti del passato. Con un canto sempre luminoso, fa della ricchezza e della varietà del suo repertorio, un motivo di impetuoso ed al tempo stesso passionale coinvolgimento.
Olga di Maio, soprano dal timbro cristallino, trasforma la sua arte, in un momento di caloroso coinvolgimento. Dalla lirica all’operetta e dalla canzone italiana a quella napoletana, riesce a fondere il bel canto con la poesia di lampi musicali unici e irripetibili
– Premio sezione “Teatro”
Lucia Oreto, attrice e divulgatrice del teatro partenopeo e della grande epopea del San Carlino di Pulcinella, porta in scena la storia di un popolo attraverso le sue maschere. Come interprete e come docente, ha sempre rivolto la sua attenzione al sociale. La sua “Colombina” riesce a far rivivere un’ironia schietta e senza tempo.
– Premio sezione “Creatività e moda”
Diana Attianese, con il marchio “Italiana Vera” ha rivoluzionato il concept dell’industria. Giovane e dalle idee chiare è riuscita a rendere il proprio lavoro adeguato alle sue passioni. Eleganza, armonia cromatica, allegria sono le caratteristiche del suo brand dedicato alla declinazione dei pomodori eccellenti.
Emanuele Bilancia, stilista emergente, le sue collezioni sono la sintesi ideale tra due realtà: la Puglia, terra d’origine e la Campania, terra d’adozione. I suoi abiti si caratterizzano per la particolarità del taglio e la ricercatezza dei tessuti che sembrano muoversi al ritmo delle musiche della calda gente del Sud.
– Premio sezione “Sport”
Cosimo Baio, allenatore di taekwondoo, per la capacità di trasmettere i valori dello sport alle giovani generazioni e per il contributo alla loro formazione umana e civica.
Mattia Palumbo De Vivo, Guglielmo e Beatrice Soriente, campioni di taekwondoo, testimoni privilegiati del ruolo che lo sport può assumere nella vita dei giovani quando diventa strategia educativa per il contributo alla formazione completa della persona.
– Premio sezione “Arte e Cultura”
Franco Baccaro, difensore della cultura dell’arte. In questi anni, con perseveranza e coraggio ha reso la sua galleria luogo di incontro per spiriti eletti.
– Premio sezione “Arte”
Michele Iodice, artista puro. La sua creatività si rivolge sia alla grande opera che al piccolo oggetto, interpreta la realtà del suo tempo rivolgendo anche uno sguardo nostalgico al passato. Per Michele Iodice, il luogo è uno spazio da interpretare e da plasmare, non da riempire.
– Premio sezione “Impegno civile”
Antonio Trillicoso, per il coraggio, la determinazione, la passione che quotidianamente profonde nel suo impegno socioculturale convinto che debba essere sempre compiuto nel rispetto dei principi di legalità e giustizia.
– Premio sezione “Sviluppo e sostenibilità ambientale”
Pasqualina Piccolo, vicepresidente Confindustria, eroina dei nostri giorni, esempio di donna in carriera dinamica e solare che non si sottrae alle responsabilità. Negli ultimi anni, si è di
-Premio sezione “Territorio e identità”
Carmine D’Aniello, sognatore, entusiasta e coinvolgente è sempre pronto a intraprendere
una nuova avventura per la promozione del suo posto del cuore: Sant’Antonio Abate. Uomo di forte sentimento, con la sua vivacità relazionale riesce sempre a porsi dalla parte di chi ha bisogno.
Tommaso Pellegrino, oncologo, sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale del Cilento, “paladino del territorio”, medico scrupoloso e premuroso, dedica lo stesso impegno e la stessa cura che ha nei confronti dei suoi pazienti alla sua terra. Garante dell’identità territoriale ha dato il via al progetto del Marchio del Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e Alburni, per la valorizzazione della Dieta Mediterranea, delle attività e delle eccellenze locali.
Geppino D’Amico, giornalista, soprannominato il “Totti dei giornalisti del Vallo di Diano”, nella sua attività professionale e nella ricerca storica, si è sempre distinto per serietà e competenze unite alla passione per il proprio territorio di cui è stato ed è divulgatore nel rispetto della deontologia.
Francescantonio Cavalieri, agricoltore rispettoso dei ritmi della terra e delle stagioni, è diventato l’ambasciatore delle tradizioni di Roccagloriosa. In un mondo sempre più industrializzato, si è rivelata coraggiosa la scelta di riprodurre artigianalmente, allo stesso modo dei nonni, i torroncini degli sposi.
Giovanna Voria, è l’ambasciatrice della Dieta Mediterranea. Da sempre impegnata nella valorizzazione dei prodotti tipici del Cilento, è suo il merito di aver rimesso a coltura il cece di Cicerale di cui è la massima esperta e a cui ha dedicato un libro di ricette. La sua dedizione all’agriturismo Corbella, il suo gioiello, la rendono un simbolo della riscossa del Cilento e della cucina tradizionale, sana e contadina.
– Premio sezione “Musica”
Don Gianni Citro, distintosi per numerose battaglie civili, è apostolo tra i giovani a cui dedica la sua attività di docente e per i quali ha ideato il “Meeting del Mare”, convinto che la musica sia la corsia privilegiata per costruire un dialogo positivo con le nuove generazioni.
Tommaso Primo, cantautore emergente, i suoi testi, molti dei quali scritti in lingua napoletana, si distinguono per l’originalità dei temi affrontati. “3103” è il suo ultimo lavoro e lo conferma artista poliedrico, aperto al confronto musicale.
Gnut, cantautore, chitarrista, compositore e produttore di colonne sonore si distingue per un’ampia conoscenza del panorama musicale che gli permette di spaziare dalla musica napoletana ai ritmi africani del Mali. Artista poliedrico, le sue composizioni sono sempre originali.
– Premio sezione “Regia”
Marino Guarnieri, uno dei registi del film “Gatta Cenerentola”, regista, animatore e illustratore, è un creativo puro, caratteristica che gli permette di passare dalla regia all’illustrazione alla docenza. Nell’ultimo anno, ha contribuito a valorizzare l’immagine di Napoli nel mondo con la regia di “Gatta Cenerentola”, il suo primo lungometraggio.
-Premio sezione “Promozione Culturale e Territoriale”
Ambress Ampress, associazione che ha realizzato il documentario “L’Africano” in occasione dei dieci anni dalla morte di Franco Tiano. L’associazione negli anni è riuscita ad attuare serie strategie di promozione culturale con l’unico obiettivo di riflettere sulla realtà che la circonda per poterla leggerla meglio.
– Premio speciale alla carriera
Pino Scaccia, esempio impeccabile di giornalista del servizio pubblico. Inviato di guerra e autore di importanti reportage, durante la sua carriera, si è distinto per lo stile educato, garbato e professionale grazie al quale è entrato nelle case degli italiani riuscendo a informare anche sulle pagine più nere della cronaca italiana e internazionale.
Per la sezione food, questi i riconoscimenti assegnati:
– Ritratti di Territorio Food Award
Giovanni Cuomo, ancora giovane, ma di lunga esperienza. Ambasciatore dei sapori agerolesi, incanta i turisti stranier con i suoi manicaretti. Apprezzato docente di Enogastronomia, ruolo che interpreta come apostolato tra i giovani, è famoso per i suoi piatti gustosi e abbondanti.
Gino Donnarumma, è quello che si definisce un gran lavoratore. I suoi salumi sono i più ambiti dagli chef e dai pizzaioli perché realizzati artigianalmente. Per soddisfare le esigenze di tutti, insieme agli altri componenti dell’azienda di famiglia, percorre migliaia di chilometri.
Vincenzo Donnarumma, giovane promessa della pasticciera, si distingue per un’intraprendenza fuori dal comune. Figlio d’arte, ha le idee ben chiare sul suo futuro. Le sue ultime performance sono una conferma ulteriore e ne fanno un fuoriclasse che ha scelto e non ha subito l’arte pasticciera.
Elisa Somma, occhi vispi e attenti, grande spirito di adattamento, immensa voglia di imparare, è una giovane promessa della gastronomia, neodiplomata. Ribelle e dal forte temperamento, è abituata ad andare in fondo per difendere i suoi ideali. Adora le scommesse, soprattutto quelle che le danno “Joia”.
– Maestro in Gestione dell’Ospitalità Turistica e Alberghiera
Baldassarre Durazzo, figlio d’arte, ha messo i primi passi nell’albergo di famiglia. Amante della perfezione, subito dopo il diploma, ha scelto un percorso di alta formazione fuori nazione. L’esperienza maturata e le sue capacità lo rendono oggi uno dei professionisti più apprezzati del settore.
– Arte bianca
Mena Calabrese, discendente di una famiglia di fornai che vanta una tradizione ultracentenaria, Mena si distingue per la sua forte spinta comunicativa che ha contribuito all’apertura all’esterno dell’opificio di famiglia. Operosa e virtuosa, da qualche anno, si dedica a studi specifici per realizzare prodotti che siano buoni e sani.
– Chef Emergente
Antonio Apa, Hostaria La Fescina – Quarto
Interprete di un concetto moderno di osteria, dopo esperienze importanti, ha deciso di lasciare il suo segno. Così è nata “La Fescina” a Quarto, che oggi ha ormai conquistato il suo posto tra i luoghi da visitare per assaggiare la buona cucina.
Dario De Gaetano, Hostaria La Fescina – Quarto
Per tutti è il combattente. Si districa molto bene tra le preparazioni di pesce e di carne. Attento selezionatore di ingredienti, con il suo ristorante ha intrapreso un cammino rivolto alla cucina tradizionale, ma in un’ottica di interpretazione moderna.
Fumiko Sakai – Il Bikini – Vico Equense
Entusiasta come una ragazzina alle prime esperienze, ha però un bagaglio di cultura gastronomica ultraventennale. Solare, instancabile, professionale, la sua filosofia culinaria è la sintesi ideale tra le tradizioni campane e la cucina nipponica.
Raffaele Ingenito – Masseria Gabriele Sant’Antonio Abate
Esempio di chef serio e meticoloso, è un virtuoso della cucina, in grado di conquistare i palati anche delle persone più reticenti. Si distingue per un grande rispetto delle materie prime e per la capacità di passare da piatti tradizionali a manicaretti elaborati.
-Patron
Vincenzo Esposito – Masseria Gabriele Sant’Antonio Abate
È l’animatore di una delle realtà gastronomiche più interessanti del 2018. Masseria Gabriele si distingue nel panorama dei Monti Lattari per la proposta di una ristorazione di qualità immersa nel verde degli alberi di agrumi.
– Gluten Free
Il mondo senza glutine, è il laboratorio artigianale più apprezzato della realtà campana. L’attenzione alla qualità e l’abilità dei mastri artigiani hanno reso “Il Mondo Senza Glutine” una tappa fondamentale per chi, scegliendo di mangiare gluten free, non vuole perdere il gusto del piacere.
– Chef della pizza
Paolo De Simone, un esperto conoscitore della realtà della sua terra che ha esportato al di fuori dei confini regionali. Apprezzata da tutti è la sua pizza cilentana. L’impegno continuo per la valorizzazione delle tipicità locali ha contribuito a eleggerlo punto di riferimento della gastronomia campana.
Ivano Veccia, uno dei pizzaioli nostrani più talentuosi. La sua personalità racchiude lo spirito della vulcanica isola d’Ischia. Cultore dell’impasto, anche con le farciture non scherza, in omaggio alla sua patria che vanta più ristoranti stellati. Appassionato del suo lavoro, sa che le classifiche contano, ma fino a un certo punto…
Gennaro Nasti, il pizzaiolo giacobino napoletano. Ambasciatore della pizza a Parigi con “Popine” prima e “Bijou” dopo, è riuscito a imporsi all’attenzione della città francese. Abituato a dire ciò che pensa, è convinto che la bontà della pizza sia legata innanzitutto alla maestria di chi la prepara senza trascurare mai impasto e farcitura.
– New Concept
Bufalo Re per la grande capacità gestionale con la quale sono riusciti a valorizzare un nuovo concept ristorativo puntando tutto sulla qualità degli ingredienti e sulla professionalità dei dipendenti. In pochi mesi, “Bufalo Re” è diventato punto di riferimento per gli amanti della buona pizza e della carne selezionata.
– Maître
Giovanni Petrone, un fuoriclasse della direzione di sala. Educato, affabile, professionale, ha una passione per le sfide che accetta a occhi chiusi e che vince sempre. L’ultima in ordine di tempo, quella di “Bufalo Re”. Il suo savoir faire gli ha guadagnato l’apprezzamento di chi è passato per le strutture da lui dirette.
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2018 - 13:09 / di Cronache della Campania