Poteva andar meglio. Ai punti avrebbe vinto la squadra di Modica per somma di azioni gol sprecate e qualche recriminazione verso l’arbitro. La Cavese, a porte chiuse per spalti inadatti, conquista il primo punto di campionato in versione trasferta. Al 2’ una punizione conquistata da Agate dal limite arma il sinistro di Favasuli, che costringe il portoghese Chastre a rifugiarsi in corner. Due giri di lancette (4’) ed è Rosafio a provarci: il suo sinistro sfiora il palo. Al quarto d’ora Sciamanna reclama il calcio di rigore, per un presunto intervento falloso di Pepe. La partita, equilibrata e dai ritmi non eccelsi, si infiamma fra il 30’ e il 40’: capita alla Cavese la prima vera occasione della gara (32’). L’azione è tutta in verticale, con Sciamanna che trova il filtrante per il taglio di Agate, ma il tocco dell’esterno sinistro sull’uscita disperata di Chastre non è preciso. Altra chance: Manetta a spedire alto di testa, da pochi passi. Il pericolo corso ridesta l’undici di Cheu che replica con veemenza. Al 36’ Vasilieou porta a spasso un paio di difensori in maglia bianca e piazza Dabo tutto solo davanti a Vono, il cui diagonale esce di un niente. Cambi aquilotti per la ripresa. Fuori Licata, incerto e già ammonito, e Agate, dentro Nunziante e Migliorini, al suo esordio stagionale. La squadra in campo viene ridisegnata, con Favasuli a mezzala e Fella in attacco. L’ex Melfi impiega 3 minuti per uncinare pericolosamente un lancio millimetrico di Rofasio, senza però trovare il pertugio giusto. Manca di precisione pure il colpo di testa di Di Domenicantonio, subentrato all’inconcludente Maistro, trovato con il contagiri dall’ispiratissimo Vasilieou. Sul fronte opposto al 23’ Sciamanna quasi piega le mani a Chastre, colto quasi di sorpresa dalla girata dell’ex reggino. A rischiare sono ancora i padroni di casa: De Rosa, appena subentrato a Sciamanna, reclama un rigore dopo un ruvido contrasto in area con Gigli (39’).
Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2018 - 18:10