Le conclusioni del perito nominato dal giudice nel corso del processo per la strage del bus del 28 luglio 2013 diventano “notizia di reato”. In udienza il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo ha chiesto la trasmissione degli atti alla procura per verificare se sussistano in tratti autostradali simili al viadotto Acqualonga dell’A16 Napoli-Canosa condizioni di compromissione grave dei sistemi di ancoraggio. Assieme al verbale della deposizione del professor Felice Giuliani, docente di costruzioni all’universita’ di Parma, Cantelmo ha chiesto anche la trasmissione del verbale del Cda di Aspi del 18 dicembre 2008, oltre che a un report del 2015 di Autostrade per l’Italia sugli interventi sulle barriere. Una richiesta che ha suscitato la reazione degli avvocati del collegio difensivo, in un momento in cui si stava concludendo la fase dibattimentale e alcuni degli imputati erano pronti a fornire dichiarazioni spontanee. Cantelmo ha sottolineato l’indisponibilita’ degli imputati a sostenere l’interrogatorio durante il processo e la richiesta di trasmissione degli atti sarebbe giustificata dalla necessita’ di chiarire se nelle altre tratte autostradali d’Italia potrebbero esserci situazioni di pericolo. Un’affermazione che ai legali di Aspi e’ suonata come una pressione. Schermaglie tra accusa e difesa non hanno convinto il procuratore Cantelmo a ritirare la richiesta di trasmissione atti, sulla quale il giudice Buono dovra’ esprimersi.
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