Il Premio della Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” nella categoria Giornalismo, che si terrà a Napoli sabato prossimo 22 settembre nel Centro di Studi Europeo di Nisida, è stato assegnato quest’anno alla giornalista Isabella Schiavone, firma del Tg1, per l’impegno nel sociale sempre al centro della sua attività di cronista e di scrittrice. L’evento, dedicato al fondatore dell’Osservatorio sulla Camorra, a lungo presidente della Provincia di Napoli, si rivolge ai cittadini e agli esponenti del mondo della cultura, del giornalismo e del lavoro che si siano dedicati ai temi della cittadinanza attiva, della responsabilità sociale e della tutela delle persone più deboli e svantaggiate. Isabella Schiavone, appassionata di inchieste ambientali, sociali e di storie di vita, viaggiando molto per lavoro, raccoglie materiale, vede e vive situazioni, che non si esauriscono nel minuto televisivo. Nella scrittura ritrova la sua prima passione che la porta a raccontare e condividere vicende umane tutte meritevoli di lasciare una traccia, coniugando l’impegno per il giornalismo sociale con quello per l’ambiente.
Il romanzo d’esordio di Isabella Schiavone è in linea con il suo impegno professionale rivolto alle tematiche che più le stanno a cuore. “Lunavulcano” (edito da Lastaria Edizioni, 2017) ha appena compiuto il primo anno di vita ma continua il suo viaggio nella solidarietà: i diritti d’autore sono interamente devoluti in beneficenza a favore di progetti per bambini in difficoltà in Kenya. I temi che veicola sono stati portati nel mondo della scuola con l’iniziativa “Libriamoci”, un progetto che ha coinvolto diversi istituti scolastici, riscuotendo un notevole successo tra gli studenti di periferia a cui si è rivolta la giornalista e tra i detenuti nel carcere di Rebibbia, lo scorso maggio. Nei prossimi mesi, un artista ha deciso di devolvere il ricavato di una sua mostra alla causa di Lunavulcano. Il libro ha incontrato anche i lettori in occasione di festival letterari come Bookcity a Milano e fiere di editoria indipendente come Più Libri Più Liberi a Roma.
Si tratta di una favola moderna che parla di vita e amicizia, di solidarietà e dialogo tra le persone, di viaggi, quelli che facciamo in una terra lontana e quelli che compiamo nell’animo di un’altra persona che ci concede confidenza e fiducia. Al centro della storia c’è l’amicizia tra Isuska e Lunavulcano, nickname di due donne del tutto diverse che si incontrano e diventano amiche grazie al gioco Ruzzle, una sorta di paroliere 2.0, che si scarica su smartphone: nella chat di questo gioco le due donne scopriranno di non essere tanto diverse (una giornalista in carriera l’una, sempre in giro per il mondo, senza legami stabili, e l’altra una parrucchiera di un piccolo paese di provincia, mamma e moglie), ma che le accomuna invece una gran voglia di raccontarsi, e di reiventarsi. I temi centrali di “Lunavulcano” sono la maternità, non intesa esclusivamente come procreazione ma come capacità di donarsi in ogni aspetto della propria vita e l’Africa, terra incredibile e ricca di colori e di contrasti, culla dell’umanità e luogo raccontato in queste pagine dall’autrice, che ben conosce grazie al volontariato che svolge e per aver realizzato lì diversi reportage. Lunavulcano, la scorsa estate, ha vinto il Premio “ Un libro per il Cinema” dedicato alla memoria di Paolo Villaggio ed è stato tra i 41 candidati al Premio Strega 2018.
Isabella Schiavone, nata a Roma il 6 dicembre 1974, è giornalista professionista. Dal 2002 lavora in RAI, al Tg1. Nel 2006 ha vinto il Premio Giornalistico Luchetta Hrovatin, con un’inchiesta sulla droga a Scampia (Noi, i ragazzi dello zoo di Scampia). Nel 2017 riceve il Diversity Media Awards con un servizio sull’omosessualità. Ha insegnato Teoria e Tecnica del Linguaggio Televisivo nel Master in Giornalismo e Comunicazione pubblica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Articolo pubblicato il giorno 12 Settembre 2018 - 19:56