Franco Pepe, con la sua Pepe in grani di Caiazzo in provincia di Caserta, si conferma al top della classifica pizzerie del Gambero Rosso, e divide il podio a pari merito con Simone Padoan (I Tigli a San Bonifacio, provincia di Verona). A stretto giro, seguono La Notizia di Enzo Coccia (Napoli) e Saporè di Renato Bosco a San Martino Buon Albergo (Verona). Il romano Gabriele Bonci con il suo Pizzarium rimane il re della pizza in teglia. Nella sesta edizione della guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con il Sannio Consorzio Tutela Vini, per la prima volta accanto a spicchi e rotelle fanno la comparsa i voti: 96 per Pepe e Padoan, 95 per Pizzarium e La Filiale all’Albereta (Erbusco), 94 per La Notizia e Saporè. Secondo il Gambero Rosso, che oggi ha presentato la guida a Napoli, il livello di preparazione al quale sono arrivati i nostri pizzaioli è davvero alto, al punto che quest’anno è stato davvero difficile selezionare: oltre 50, infatti, i nuovi ingressi in guida. Proprio per questo la decisione di “mettere un po’ d’ordine o meglio di stilare delle graduatorie più severe, per far emergere quelle sfumature che a certi livelli diventano sostanza e fanno la differenza”. I voti prendono in esame tre voci fondamentali: pizza (impasto, lievitazione, stagionalità dei topping, equilibrio dei condimenti), servizio (che include anche la proposta del beverage e la capacità del personale di sala di gestirla) e ambiente. I voti sono stati assegnati e calibrati in rapporto alle categorie di appartenenza: pizza napoletana, all’italiana a degustazione, a taglio. Il premio per la migliore carta delle bevande va a ZenZero Osteria della Pizza di Pisa e Oliva – Da Concettina ai Tre Santi di Napoli. Il premio I Maestri dell’Impasto è stato assegnato a Gennaro Battiloro e a Francesco e Salvatore Salvo. Il premio per le migliori pizze dell’anno va a: Gigi Pipa di Este (Padova) per la categoria pizza a degustazione; Giangi’s Pizza di Arielli (Chieti) per la categoria pizza all’italiana; Guglielmo Vuolo di Verona per la categoria pizza napoletana; Alimento di Brescia per la categoria pizza a taglio; Seu Pizza Illuminati di Roma per la pizza dolce. La regione con il maggior numero di Tre Spicchi è la Campania (13), al secondo posto la Toscana (12); terzo posto per il Lazio con 8 che è, inoltre, regione leader per la pizza in teglia con ben 3 Tre Rotelle. E la Liguria sbarca sul podio per la prima volta con Officine del Cibo di Sarzana (La Spezia). Quanto ai pizzaioli emergenti, i premiati sono Luca Mastracci e Valentino Tafuri. Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso, commenta: “la pizza è uno dei simboli dell’italianità nel mondo. La sesta edizione della guida Pizzerie d’Italia è ancora più attenta a questo grande patrimonio nazionale, capace di cogliere quei piccoli dettagli che fanno la differenza, principalmente l’utilizzo di materie prime di qualità. Inserendo i voti, Gambero Rosso ha deciso di dare ancora più rilevanza all’arte dell’impasto, alla valorizzazione dei prodotti del territorio e alla miriade di eccellenze che da sempre contraddistinguono l’Italia e la sua biodiversità”.
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