Un pensionato di 82 anni di Palagonia in provincia di Catania ha tentato di uccidere con una pistola la badante quarantenne – italiana e sposata – della quale si era invaghito, mentre la donna teneva in braccio la figlia di due anni. L’anziano e’ stato bloccato dai carabinieri al culmine di una lite con il marito della donna ed e’ accusato di tentativo omicidio e di porto illegale di arma clandestina e di oggetti atti ad offendere. Ora e’ ai domiciliari, in casa di un familiare, in un altro comune della provincia etnea. La donna per alcuni mesi era stata al servizio dell’uomo, vedovo da due anni, ma da alcuni giorni aveva lasciato il lavoro perche’ l’anziano le faceva pesanti avances a sfondo sessuale. Il pensionato aveva iniziato ad appostarsi sotto casa della donna e l’aveva affrontata per chiederle di ritornare da lui. Dopo un diniego della donna e del marito di quest’ultima, che piu’ volte avevano cercato garbatamente di convincere l’anziano a farsene una ragione, l’uomo la scorsa notte si e’ armato di pistola e coltello e si e’ presentato a casa della coppia pretendendo di entrare e di affrontare la questione. Noncurante del fatto che la donna avesse in braccio la figlioletta di due anni, ha estratto dalla tasca la pistola – una Beretta calibro 7,65 con la matricola abrasa con il colpo in canna e altri sei nel caricatore – e gliel’ha puntata contro esclamando: “Devi tornare a lavorare per me senno’ ti ammazzo”. A questo punto e’ intervenuto i marito, che ha ingaggiato con l’anziano una violenta colluttazione, terminata con l’intervento dell’equipaggio di una gazzella dei carabinieri, che ha disarmato l’uomo e ammanettato. In casa sua i militari hanno trovato altri 140 proiettili dello stesso calibro detenuti illegalmente.
Articolo pubblicato il giorno 27 Settembre 2018 - 11:40
