Luca Fusco, dopo la sconfitta nel derby contro la Juve Stabia, ha analizzato la partita e tutte le soluzioni possibile per uscire da questa profonda crisi:
“Oggi di poco c’è ben poco. Scarpa ha giocato nel suo ruolo, interno di centrocampo. Se dobbiamo salvarci dobbiamo correre tutti, anche Scarpa, altrimenti facciamo figuracce.
Io con questa squadra devo fare il massimo e fino a quando sarò qui difenderò sempre i miei ragazzi fino alla morte. Io sono l’allenatore e posso solo lavorare.
All’inizio pensavo avessimo meno difficoltà. Ma ripeto, sono qui e farò di tutto lavorando sodo. Oggi abbiamo cercato di cambiare modulo per subire meno rispetto alle altre partite. Dopo 43 minuti alla prima difficoltà siamo venuti meno. Ed è qui che i giocatori di esperienza dovrebbero aiutare i più giovani. Comunque l’impegno dei miei ragazzi c’è sempre, anche in settimana.
Sul cambio modulo ci ho lavorato tutta la settimana e pensavo che con più copertura le difficoltà diminuivano.
I moduli lasciano il tempo che trovano, alla fine quello che conta sono i calciatori che scendono in campo. Di sicuro il lavoro fatto in settimana non si è visto. C’è bisogno di fiducia e personalità.
Secondo me solo attraverso il gioco si può arrivare all’obiettivo. E la palla lunga non è sicuramente l’alternativa giusta.
Oggi speravo che giocando con la difesa a tre limitassimo i danni. Ma non è stato così. Per questo mi aspetto di più dagli esperti.
Siamo in difficoltà e in questi momenti abbiamo bisogno di un leader.
Ancora non ho avuto modo di parlare con la società e non credo vogliano intervenire sul mercato degli svincolati.
Non mi abbatto alle prime difficoltà e le critiche dai frustrati non le accetto, soprattutto sui social. E le offese personali non le accetto, le critiche costruttive si.
Dopo la partita è facile parlare. Prima invece ero convinto di schierare la miglior formazione possibile e che mi dà più garanzie.
Mi aspettavo qualcosa in più da questo progetto. Non sono qui per i soldi. Sono a Pagani per l’occasione importante che mi è stata data. Io non sono abituato a mollare
La partita con il Rende ci ha fatto perdere molte certezze.”
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