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Nudo per strada sferrava pugni sui passanti, bloccato dai carabinieri con il Taser

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Completamente nudo e in stato di agitazione sferrava pugni contro i passanti, non calmandosi neppure all’arrivo dei carabinieri, che alla fine hanno dovuto immobilizzarlo usando il taser. Per la prima volta la pistola a impulsi elettrici e’ stata usata anche a Firenze, dove e’ stata fornita in via sperimentale ai militari del 112 di pattuglia sulle strade. A farne le spese la notte scorsa un 24enne turco, senza fissa dimora, che aveva aggredito senza motivo alcune persone nei pressi della Fortezza da Basso, non lontano dal centro storico. Per il giovane, attualmente ricoverato in psichiatria, e’ scattata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Ma e’ stata la prima volta anche a Reggio Emilia, dove un pluripregiudicato di 34 anni e’ stato colpito dalla scarica elettrica di una pistola mentre aggrediva gli agenti all’interno degli uffici della questura. “Molto bene, avanti cosi'”, ha commentato con un post su facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini, annunciando anche possibili novita’ sull’uso del taser: “Il mio obiettivo – ha scritto – e’ la pistola elettrica anche sui treni, in carcere per la polizia penitenziaria e in dotazione alla polizia locale. Piu’ efficienza per i nostri agenti, piu’ sicurezza per tutti”. La ricostruzione di quanto successo a Firenze la notte scorsa parte proprio dall’uomo che prima ha importunato una coppia, poi ha preso a pugni due clochard. I militari, arrivati sul posto, hanno cercato di farlo ragionare, ma senza risultati. Il 24enne si e’ quindi avventato contro di loro cercando di colpirli con una raffica di pugni. Era in stato di forte agitazione psicomotoria: per bloccarlo il capopattuglia ha usato il taser due volte, sparando cartucce dotate ciascuna di una coppia di dardi. Sul posto sono poi intervenute una seconda pattuglia e, come previsto dal protocollo per scongiurare malori nel caso di uso del taser, i soccorritori del 118 insieme a un medico. Secondo quanto emerso, neppure la pistola a impulsi elettrici sarebbe bastata a calmare del tutto il giovane, tanto che i medici sarebbero stati costretti a somministrargli dei calmanti sul posto. Il taser e’ dotato di una cartuccia con due dardi, che possono colpire un obiettivo fino a otto metri di distanza e trasmettono impulsi elettrici per cinque secondi, in modo da immobilizzare la persona tramite contrazione involontaria dei muscoli. Su ogni apparecchio in dotazione alle forze dell’ordine e’ installata una memoria non alterabile che registra tutte le operazioni effettuate. Il giovane e’ stato poi portato al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova e, al termine degli accertamenti del caso, ricoverato in psichiatria, reparto dal quale era stato dimesso il 3 settembre scorso. A Reggio Emilia, invece, un uomo aveva aggredito gli agenti in strada e questi si erano visti costretti ad accendere l’arma elettrica e a mostrargliela a scopo intimidatorio. Ma una volta fermato e portato in questura, pero’, la situazione sarebbe nuovamente precipitata: l’uomo sarebbe stato nuovamente minaccioso con gli agenti, i quali gli avrebbero di nuovo mostrato il taser per farlo desistere. Il fermato, pero’, a quel punto si sarebbe scagliato contro gli agenti entrando in contatto con l’arma “mentre l’arco voltaico di avvertimento era in funzione”. Dalla questura hanno precisato che “non sono stati esplosi dardi dalla pistola Taser contro il soggetto fermato”. L’uomo, che si sarebbe immediatamente tranquillizzato, e’ stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Accompagnato al pronto soccorso dagli stessi agenti, e’ stato subito dimesso.


Articolo pubblicato il giorno 12 Settembre 2018 - 23:06


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