Martedì scorso, 18 settembre, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola è stato scosso dalle dimissioni dalle cariche di due dei tre componenti dell’Ufficio di Presidenza, il Consigliere Segretario avv. Giuseppe (Antonello) Boccia e il Consigliere Tesoriere avv. Luigi Pascale, nonché di altri quattro Consiglieri, avv.ti Umberto Caccia, Annalisa Sebastiani, Nicoletta Sannino e Ciro Barone.
La seconda e la terza carica del Consiglio e gli altri quattro componenti del “parlamentino” forense hanno rassegnato le loro dimissioni dalle loro cariche e da ogni ulteriore incarico e delega assunti all’indomani dell’insediamento del Consiglio presieduto dall’avv. Pasquale Piccolo.
Alla base dello storico gesto (è la prima volta che si verifica nel Consiglio forense nolano dalla data della sua istituzione, avvenuta nel lontano 1994) il rifiuto del Presidente del Coa di Nola, avv. Pasquale Piccolo, di chiarire le ragioni che hanno determinato la sua proposta unilaterale di designazione di 12 avvocati come Commissari ai prossimi esami per l’abilitazione professionale che si terranno a dicembre di quest’anno e la contestuale esclusione di altri 18 avvocati, che pure avevano presentato la propria candidatura e che, al pari degli avvocati designati, rispondevano ai criteri di nomina che il Consiglio forense si era dati con delibera del 19 giugno 2018, nonché la decisione del Presidente di sottoporre a votazione immediata, senza alcuna preliminare discussione nel merito, la sua proposta nella stessa seduta consiliare del 12 settembre 2018 nella quale era stata formulata, pur non prevedendo l’ordine del giorno di quella seduta consiliare che fossero assunte determinazioni sulla nomina dei Commissari d’esame.
Commenta l’avv. Giuseppe Boccia, Consigliere Segretario dimissionario e seconda carica del Consiglio dell’ordine forense nolano: “La palese, ingiustificata e ingiustificabile violazione, da parte del Presidente Piccolo e dei Consiglieri che hanno avallato la Sua proposta, delle regole che presidiano la vita dell’istituzione consiliare, il suo rifiuto ostinato e incomprensibile di ogni confronto sulle questioni preliminari poste dai suoi Consiglieri, la negazione dal Presidente consentita ed anzi sollecitata, di ogni dibattito e libero confronto sul merito della decisione da prendere, il mancato chiarimento delle ragioni dell’esclusione dei Colleghi non inseriti nella sua lista di commissari d’esame e la sua decisione di imporre, contro ogni regola e ragione di opportunità e sensibilità istituzionali, una votazione immediata, non preavvisata ed anzi esclusa dalle previsioni dell’ordine del giorno da lui stesso formulato, tutto ciò rende non più possibile la condivisione da parte mia e dei Consiglieri Pascale, Caccia, Sebastiani, Sannino e Barone di ruoli di responsabilità all’interno del Consiglio presieduto dall’avv. Piccolo”.
Aggiungono i Consiglieri Luigi Pascale (Consigliere Tesoriere dimissionario e terza carica del Consiglio), Umberto Caccia, Annalisa Sebastiani, Nicoletta Sannino e Ciro Barone: ” nsieme all’avv. Giuseppe Boccia, continueremo ad esercitare l’ufficio e le funzioni di Consiglieri, che ci derivano dal mandato rappresentativo ricevuto dai Colleghi nell’ultima tornata elettorale, un mandato che onoreremo fino al suo compimento col massimo, intransigente impegno per il rispetto delle regole e degli interessi di tutti gli avvocati di questo nobile Foro, avversando sempre i comportamenti che si pongono in contrasto con quelle regole e con quegli interessi e coloro che se ne rendono colpevolmente responsabili”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2018 - 15:35
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