Giuseppe Barone, presidente nazionale No Aids, ha inviato questa mattina una ennesima lettera, al Responsabile dei Sacerdoti della città di Pagani, Vincenzo Di Nardi, per chiedere di prendere provvedimenti. Barone, nei giorni scorsi, aveva scritto anche al Papa, al vescovo della diocesi Nocera-Sarno Giudice e al vescovo emerito Illiano.
La lettera
Rev.do don Vincenzo Di Nardi, per il suo ruolo che copre all’interno della diocesi di Nocera Inf.-Sarno, quale vicario foraneo di Pagani, ritengo opportuno informarLa della missiva che ho inviato, nei giorni scorsi, a Sua Ecc.za mons. Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno , in merito agli scandali sessuali che vedono coinvolti i due sacerdoti nonchè parroci del presbiterio diocesano, i cui nomi, cognomi, recapiti telefonici, foto oscene e chat bollenti sono contenute nel cosiddetto “Dossier Mangiacapra” già in possesso delle più alte cariche ecclesiastiche e giunto addirittura in Vaticano.
I due sacerdoti del dossier,di cui uno ancora oggi operante indisturbato in una realtà parrocchiale e associativa paganese e l’altro già parroco, fino a qualche anno fa, di due parrocchie esistenti sul nostro territorio locale, hanno sporcato non solo l’immagine della diocesi e delle realtà ecclesiali in cui hanno lavorato e lavorano ma l’intera città di Pagani , terra di santi, di artisti e di tantissime brave persone ma nel contempo terra macchiata dal malaffare e da sistemi politici faziosi e corrotti.
Auspico vivamente che Lei, a cui tanto sta a cuore la città di Pagani e che più volte ha ottenuto dal sottoscritto collaborazione a difesa e a tutela della Sua parrocchia, possa sollecitare il vescovo Giuseppe Giudice a fare chiarezza su questa tristissima vicenda e a intervenire con severi provvedimenti canonici e diocesani nei confronti dei due parroci coinvolti in festini e orge a luci rosse che hanno tradito la propria vocazione e il popolo di Dio a loro affidato.
In attesa di un Suo cortese e celere riscontro in merito, imploro la Sua santa benedizione e La affido alla Vergine Santa del Carmelo di cui Lei è parroco e a Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, nostro celeste patrono e protettore.
Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2018 - 15:14