Insigne mette subito la gara in discesa, poi c’e’ gloria anche per Milik ma anche chi fin qui ha giocato meno, su tutti Malcuit e Fabian Ruiz, dimostra di essere all’altezza. Ci mette del suo anche la squadra di D’Aversa, troppo passiva e irriconoscibile rispetto ad altre uscite: la rinuncia a Gervinho non basta pero’ a spiegare la deludente prestazione del San Paolo. Ancelotti, come detto, conferma il trend di queste prime giornate e, con un occhio anche alla sfida di sabato con la Juve, conferma i soli Koulibaly e Insigne rispetto a Torino. Esordio assoluto per Malcuit, prima in campionato per Ruiz, davanti Milik rileva Mertens. Al contrario sono poche le novita’ nel Parma: Gobbi per Dimarco, Deiola per Rigoni e Ciceretti per Gervinho. Ai partenopei bastano appena 4 minuti per sbloccarla: Fabian Ruiz, che poco prima si era visto respingere un tiro da Stulac in modo sospetto, pesca Milik sulla destra, palla in mezzo dove Iacoponi incespica e favorisce Insigne che da due passi non sbaglia. Gioca e si diverte l’undici di Ancelotti, in assoluto controllo del match, anche se Zielinski fallisce clamorosamente il 2-0 al 21′, sparando alto da ottima posizione. Pecca un po’ in cattiveria sotto porta il Napoli ma solo il risultato tiene in vita un Parma che fatica a superare la meta’ campo e che viene graziato poco dopo la mezz’ora da Insigne, la cui conclusione si infrange sul palo a Sepe battuto. Il portiere del Parma e’ poi decisivo su Milik e Mario Rui, tenendo a galla i suoi. Ma solo fino al secondo minuto della ripresa quando Insigne serve Milik in profondita’, sinistro potente dal limite del polacco e 2-0 per gli azzurri. Male pero’ la difesa crociata, colpevolmente piazzata male. Il Napoli non si accontenta, Malcuit a destra e’ scatenato ma Zielinski conferma di non essere in grande giornata, non inquadrando la porta. Il Parma prova ad affacciarsi timidamente dalle parti di Karnezis, entrano Siligardi e Ceravolo per Ciciretti e Inglese ma la squadra di Ancelotti, per quanto abbia tolto il piede dall’acceleratore, tiene tranquillamente in mano la gara. C’e’ spazio anche per provare il duo Mertens-Milik e proprio il polacco, poco prima di lasciare il posto a Ounas, sigla la sua personale doppietta appoggiando da due passi sul tiro-cross di Verdi.
Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2018 - 23:23