Napoli. E’ morto dopo quattro mesi dalla vile aggressione la guardia giurata Gennaro Schiano, 64 ani di Quarto, colpita al volto da un violento pugno dal 18enne di Pianura, Giorgio Landolfi la sera dell’8 maggio scorso. Il suo cuore, come anticipa Il Roma, ha smesso di battere sabato scorso e ora per il giovane, che si trova agli arresti domiciliari, esperto di kick boxing potrebbe scattare l’accusa di omicidio preterintezionale. Secondo la ricostruzione fatta dal gip Roberta Attena del tribunale di Napoli che ha confermato la ricostruzione della Squadra Mobile di Napoli e grazie alle telecamere, l’8 maggio scorso il giovane ha aggredito una guardia giurata che era rientrata dal lavoro con un convoglio della Circumflegrea. Il vigilantes, appena fuori dalla stazione Trencia, era stato colpito con una ginocchiata alla testa che lo ha fatto rovinare violentemente a terra per poi sbattere con la nuca sul marciapiede. Apparentemente, nonostante il sangue copioso sul viso, non sembrava in gravi condizioni e i medici dell’ospedale San Paolo, dopo averlo medicato, lo dimettevano con una prognosi di sette giorni. A casa, l’uomo, poco piu’ che 60enne, aveva incominciato avvertire forti dolori alla testa, e una ecchimosi alla nuca sembrava crescere a vista d’occhio. I familiari lo avevano portato subito all’ospedale Cardarelli, dove l’uomo fu sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per ridurre una forte emorragia celebrale che lo ha portato in uno stato comatoso per lungo tempo. Tra la guardia giurata e il ragazzo c’era stata una lite a bordo del treno legata allo spostamento di una borsa da un sedile all’altro. Il diverbio era proseguito fino all’esterno della stazione, e si era concluso con la violenta aggressione. All’indagine, estremamente complessa, hanno contribuito le immagini di video sorveglianza, dichiarazioni di testimoni oculari e riscontri. Ma ora dopo quattro mesi è arrivata la notizia della morte di Gennaro Schiano e la posizione di Giorgio Landolfi si aggrava.
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