Cronaca

Napoli, il parcheggiatore abusivo provoca: ‘Ci siamo perché c’è chi paga’

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Napoli. L’arresto per i parcheggiatori abusivi? “Eccessivo”; lasciare la strada in cambio di un lavoro? “Non e’ una domanda da fare” anche se “con uno stipendio da 1200 euro non si campa”. La camorra “con non non c’entra” e l’abusivismo esiste perche’ “il cittadino paga”. A rispondere alle domande su quella che ormai, a Napoli, e’ ritenuta una vera e propria piaga, e’ proprio un parcheggiatore abusivo napoletano, che si e’ trovato a passare davanti alla Prefettura della citta’, in piazza del Plebiscito, proprio mentre i Verdi stanno raccogliendo firme per proporre una legge che ne preveda l’arresto. “Si’ – conferma – sono un parcheggiatore abusivo. Parlare di arresto e’ eccessivo, bisogna capire che ci sono delle difficolta’, dei disagi sociali che portano problemi anche alle famiglie. Come fai ad arrestare una persona che sta la’ e chiede soldi per parcheggiare la macchina, tanto piu’ che si trova in un momento di disagio?”. Ne da’, dunque, una lettura di disagio sociale, di poverta’ economica, che, a suo avviso, spinge le persone a intraprendere una ‘carriera lavorativa’ che legale non e’. “Va data un’opportunita’ a chi fa questo lavoro”, spiega. Quindi in cambio di un lavoro vero, con uno stipendio, lascerebbe il ‘posto’ da parcheggiatore abusivo? “Ma questa non e’ una domanda da fare”, risponde sicuro. E poi, come a giustificarsi, aggiunge che “a Napoli e’ difficile trovare lavoro” e non contempla affatto l’ipotesi di poterlo nemmeno cercare. Messo di fronte alla possibilita’ di un guadagno mensile di 1.200 euro, l’uomo, fischietto per richiamare le auto che gli penzola da una delle tasche dei jeans precisa: “E come campa una famiglia con 1.200 euro al mese? Servirebbero stipendi personalizzati, in base alle esigenze, per ognuno di noi”. “Ma e’ una questione italiana, perche’ Napoli e’ Italia – dice – magari a Roma e a Milano non ci siamo noi, ma altri problemi”. Il parcheggiatore abusivo, inoltre, esclude che gli spazi da loro occupati illecitamente, comprese le zone con le cosiddette “strisce blu”, per le quali i residenti pagano un abbonamento annuale e cittadini il grattino, siano gestite dalla malavita: “La camorra non c’entra niente”, afferma con una certa sicurezza. “Ci saranno, forse, dei casi in cui altri impongono che si paghi per parcheggiare – ammette – pero’, in quelle circostanze, e’ il cittadino che deve dire di no, deve fare una riflessione con se stesso”. Cioe’ i parcheggiatori abusivi esistono perche’ i cittadini li pagano? “Si’, in qualche modo e’ cosi'”.

Intanto sono già circa 7mila le firme raccolte per la petizione contro i parcheggiatori abusivi, lanciata a Napoli, nella primavera scorsa, dai Verdi. La raccolta servira’ anche per sottoscrivere un proposta di legge, da presentare al Parlamento, per chiedere l’arresto e non solo il Daspo urbano per i parcheggiatori abusivi. Oggi, alcuni esponenti della formazione politica, insieme con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che guida la crociata con i parcheggiatori abusivi, si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito, davanti alla Prefettura, per continuare a raccogliere firme. Con loro hanno adesivi “Io non pago” e, a breve, fanno sapere, ci saranno anche le vetrofanie da applicare sui vetri delle auto e sui parabrezza degli scooter. L’adesivo, secondo gli organizzatori, serve “per far capire subito che non si vuole pagare il ‘pizzo’ per parcheggiare. “E’ una battaglia contro uno dei fenomeni dell’illegalita’ piu’ evidenti di Napoli – spiega Borrelli – e quando qualcuno dice che i parcheggiatori abusivi aiutano a trovare posto per l’aiuto, dovrebbero tenere presente che in realta’ aiutano a compiere atti di illegalita'”. Borrelli ha evidenziato che in alcuni casi “guadagnano fino a 6mila euro, esentasse ovviamente” e che “sono spesso contigui alla camorra”.


Articolo pubblicato il giorno 5 Settembre 2018 - 13:27

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