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Napoli, Adl resta sereno: “ora, niente drammi”

“L’ho sempre detto che le prime partite sarebbero state di assestamento, di conoscenza, di ambientamento soprattutto per un allenatore che manca dall’Italia da parecchi anni e che ha nel suo carnet tanti successi e tanta esperienza – spiega il presidente del Napoli ai microfoni di ‘Radio Kiss Kiss’ -. Quando si cambia e’ come se si ricominciasse tutto da capo. Mi scuso con i tifosi, che vogliono vincere tutto e subito, che avevano fatto la bocca buona con le prime due vittorie, ma io ero un po’ piu’ attendista, mi aspettavo qualche incidente di percorso. Bisogna aspettare 7-9 partite per assestarsi in un contesto in cui ci sono tantissimni calciatori che non conoscono il metodo Ancelotti e non conoscevano il vecchio metodo di Sarri. Dire che Ancelotti ha preso il ‘sarrismo’ e vuole farne buon tesoro…queste sono cose a uso e consumo del giornalismo, ma Ancelotti e’ un signor allenatore e ha bisogno di avere tutti i fattori a disposizione per capire qual e’ la miglior cosa da fare. Non c’e’ soltanto il Napoli, bisogna studiare gli altri come giocano, come si sono attrezzati, quali giocatori nuovi hanno. C’e’ chi si trovera’ nelle stesse difficolta’ iniziali o chi avra’ un percorso rodato rispetto agli anni precedenti avra’ meno problematiche di quante ne avremo noi”. “Io sono tranquillo – ribadisce De Laurentiis -. Si fanno sempre i paragoni, ma non vanno fatti con le precedenti stagioni: noi abbiamo svoltato, dobbiamo essere lungimiranti con un allenatore che ci dovra’ far crescere nel tempo. Ci vorra’ pazienza. L’altro anno ho perso 15 milioni, questo probabilmente 25…Eppure sono tranquillissimo perche’ sono anni di investimento e di crescita, non e’ scritto da nessuna parte che gli olandesi debbano dire che siamo cresciuti piu’ di tutti negli ultimi 10 anni, vuol dire che abbiamo lavorato bene”. Tra le poche note liete del Ferraris c’e’ Adam Ounas: “E’ stata un’intuizione di Giuntoli, mi disse l’anno scorso che serviva per ‘rompere’ le partite: questo ragazzo puo’ creare la differenza”, rivela De Laurentiis che aspetta ancora il miglior Mertens: “Chi deve rifare il fiato ancora e’ Dries, non lo vedo in splendida forma pur avendo fatto vedere dei numeri”.


Articolo pubblicato il giorno 3 Settembre 2018 - 17:05

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