Abbiamo indicato alla dirigenza Comdata l’unica via percorribile non solo per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, ma anche per rilanciare l’azienda attraverso un piano di incentivi che potrebbe portare a un potenziamento del sito produttivo di Pozzuoli e a un incremento delle unità lavorative. Come stabilito nel luglio scorso in un vertice promosso dal Movimento 5 Stelle al ministero dello Sviluppo Economico, a partire dal primo ottobre il Governo metterà a disposizione dell’azienda un Fondo di integrazione salariale (Fis) per sei mesi. In questo lasso di tempo, la dirigenza dovrà impegnarsi ad avviare un percorso di risanamento, attraverso un’analisi dei costi e l’individuazione di nuove commesse e di una nuova location”. E’ quanto annuncia il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Gennaro Saiello, a margine di un tavolo nella sede della giunta regionale con l’assessore regionale al Lavoro Palmeri, una delegazione della dirigenza Comdata, sindacati e rappresentanti dei lavoratori.
“C’è la possibilità – prosegue Saiello – di salvare gli attuali 55 posti di lavoro, nonché, come ammesso dalla stessa azienda, di procedere a ulteriori assunzioni nel caso in cui nuove commesse dovessero richiedere la necessità di ricorrere all’ampliamento dell’attuale forza lavoro disponibile. Abbiamo fissato un cronoprogramma, così da monitorare ogni passo del piano di risanamento di Comdata. Auspichiamo che all’impegno nostro e del Governo faccia seguito quello della Regione Campania, affinché individui risorse invocate dall’azienda per incentivi a nuove possibili assunzioni, e del Comune di Pozzuoli, che sostenga la ricerca di un nuovo sito sul territorio per allocare una nuova sede dell’azienda. La tutela dei livelli occupazionali deve andare di pari passo con la difesa dei siti produttivi, che rappresentano una risorsa fondamentale per ogni singolo territorio nei quali sono allocati. Grazie al nostro impegno al Consiglio regionale e con il supporto del nostro Governo, continueremo a batterci perché in Campania e al Sud non sarà più perso neppure un solo posto di lavoro”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Settembre 2018 - 20:11